Biennale dello Stretto 2024, il programma punto per punto

Il Mediterraneo attraverso talk, dibattiti e mostre tra la Calabria e la Sicilia, e un salto a Parigi

Capitolo · Pluralità · Condivisione: sono queste le tre parole chiave che annunciano la seconda edizione della Biennale dello Stretto, la manifestazione culturale che affonda orgogliosamente le radici nel sud Italia, in programma quest'anno tra il 18 settembre e il 14 dicembre, a Campo Calabro, Reggio Calabria e Messina.

Diretta da Mariangela Cama, Alfonso Femia e Francesca Moraci, andrà oltre la dimensione del singolo evento, mostrandosi proprio come un capitolo di apprendimento condiviso.

Uscendo dalla logica eurocentrica, la Biennale dello Stretto realizzerà connessioni tra le tre rive del mediterraneo - africana, medio-orientale ed europea - spingendosi verso dimensioni geografiche più lontane, alla ricerca di potenziali similitudini e storie parallele - spaziando dall'architettura all'arte, al cinema, alla fotografia, alla narrativa, all'antropologia.

Per questo, le parole pluralità e condivisione, intese come veicoli imprescindibili del pensiero e della comunicazione contemporanea, metteranno al centro la coralità assoluta del progetto.

Due i densi macro-temi densi, uno incastrato all'altro

Il primo - "LE TRE LINEE D'ACQUA" - prosegue le riflessioni della prima edizione, mentre il secondo "LE CITTÀ DEL FUTURO", sarà orientato all'innovazione progettuale e di processo, tra spazio pubblico, mobilità urbana e infrastrutture, abitare e cura, scuola e baricentri culturali della città.

Attraverso le voci di professionisti e ricercatori invitati, l'architettura diventerà lo strumento per condividere le differenze geografiche, culturali, etniche, politiche e storiche del Mediterraneo, in un'ampia indagine che spazia  dal progetto all'antropologia, fino all'arte figurativa, cinematografica e narrativa.

Al centro degli eventi, come tema chiave della nostra contemporaneità, l'asprezza delle condizioni climatiche che influiscono pesantemente sulla trasformazione delle aree urbane, affrontato attraverso talk, approfondimenti tematici e una mostra al Forte Batteria Siacci.

Ideata da Alfonso Femia la Biennale dello stretto è realizzata con la collaborazione di Clay Paki, International Sound e Audio Sales per il progetto illuminotecnico, insieme a Silvia Perego, light designer In-visible Lab e al team di AF*Design coordinato da Enrico Martino.

foto: © Stefano Anzini

Il programma, punto per punto: approfondimenti, talk, una mostra e i progetti speciali

Gli approfondimenti con ospiti d'eccezione

Per affrontare il tema del futuro saranno invitate alcune delle voci - tra architetti, docenti, ricercatori, fotografi - più influenti del panorama architettonico italiano,  come Francesco Garofalo · Maria Claudia Clemente · Francesco Isidori · Amleto Picerno Ceraso · Simone Sfriso · Chamss Arouise · Marco Introini · Mario Ferrara · Fabrizia Berlingieri · Francesco Messina · Luciano Marabello · Michelangelo Pugliese · Gaetano Scarcella · Salvatore Greco · Cristina Coscia · Marcelle Rabinowicz · Rémy Marciano · Consuelo Nava · Laura Pavia · Giuseppe Giordano · Orazio Carpenzano · Rosaria Musumeci ·  Luigi Alini · Gianfranco Tuzzolino · Carmelo Marabello.

La mostra al Forte Batteria Siacci, i talk e le voci degli under 35

Al Forte Batteria Siacci, costruito assieme alla corona dei forti calabresi e siciliani fra il 1894 ed il 1898 a Campo Calabro, una mostra raccoglierà i contributi della Call to Action internazionale su temi specifici inoltrata dai curatori ad architetti, designer, antropologi e artisti under 35.

Proprio qui si svolgerà il vernissage della mostra e alcuni dei dibattiti in programma, che vedranno protagoniste alcune delle voci tra le più autorevoli del panorama internazionale sui temi di architettura, città e paesaggi, e della mediazione necessaria tra desiderio e realtà, tra visione e proiezione.

Alcuni dei TALK si terranno invece al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e all'Università di Messina, suddivisi in tre sessioni dal 18 al 22 settembre, il 18 e 19 ottobre e il 13 e il 14 dicembre, con la presenza dei direttori, dei curatori e degli ordini professionali delle due città coinvolte.

I progetti speciali - tappe 'extra'

Ma il ricco programma non finisce qui. Con la volontà di diventare un evento sempre più diffuso, la Biennale dello Stretto si spingerà fino a Badolato, a Parigi e a Palermo, con un panel discussion itinerante per raccogliere opinioni e scambiare informazioni sul tema della progettazione condivisa delle città del futuro.

In una delle serate delle giornate inaugurali verrà allestito un evento artistico "Linee e ponti di luce", proiezione temporanea di raggi rettilinei luminosi che, come una linea concettuale istantanea unirà Villa San Giovanni a Messina, tracciando uno spazio di limite per indurre una riflessione rapporto tra unione e separazione, sulla contrapposizione tra vicino e lontano, sulla polarizzazione e sulle tensioni che animano il vivere contemporaneo. 

BIENNALE DELLO STRETTO 2024:
LE TRE LINEE D'ACQUA · LE CITTÀ DEL FUTURO

18 settembre - 14 dicembre 2024

dove
Campo Calabro,
Reggio Calabria,
Messina

programma dettagliato in progress

+info: mediterraneiinvisibili.com

pubblicato il:

ago 18
dic 14

Biennale dello Stretto 2024, il programma punto per punto Il Mediterraneo attraverso talk, dibattiti e mostre tra la Calabria e la Sicilia, e un salto a Parigi
Campo Calabro, Reggio Calabria, Messina

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