Parte dalle ricerche nel suo archivio, che è stato casa, studio d'artista, luogo di lavoro, di vita e di incontro per giovani artisti, il viaggio esplorativo di Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024 , la mostra appena inaugurata al MAXXI - visitabile fino al 20 aprile - dedicata a uno tra i più importanti fotografi italiani del paesaggio.
Realizzata in collaborazione con l'Archivio Guido Guidi, il CCA - Canadian Centre for Architecture, e il ICCD- Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, l'esposizione è il frutto di un intenso lavoro di ricerca condotto a fianco del fotografo nel suo studio a Ronta di Cesena.
Attraverso la fotografia, Guidi concettualizza il cuore delle questioni che riguardano il sistema della rappresentazione visiva: ogni immagine cela una riflessione sull'atto del vedere, sul mezzo utilizzato per registrarlo e sullo scorrere del tempo, indipendentemente se il soggetto sia un paesaggio familiare e quotidiano o un'architettura dei grandi maestri.
Seguendo un ordine cronologico, la mostra ripercorre le principali serie dell'autore: dagli esordi e le sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta, alle ricerche personali e alle committenze sul paesaggio degli anni Ottanta e Novanta, fino ai progetti più recenti degli anni 2000.
indice dei contenuti
Chi è Guido Guidi
Considerato un precursore della nuova fotografia Italiana del paesaggio, Guido Guidi comincia a sperimentare alla fine degli anni Sessanta l'obiettività della fotografia attraverso immagini di "stile documentario", concentrando il suo lavoro sull'indagine del significato stesso della pratica del guardare.
Influenzato dal cinema Neorealista e dall'arte Concettuale, negli anni Settanta inizia a esplorare i paesaggi dell'Italia modificati dall'uomo e indirizza la sua attenzione sugli spazi marginali della provincia italiana.
In seguito, la sua ricerca si allarga all'architettura modernista, di cui documenta la vita e la morte attraverso progetti sulle opere di Carlo Scarpa, Ludwig Mies van der Rohe e Le Corbusier.
Dalla fine degli anni Ottanta si dedica anche all'insegnamento presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, l'ISIA di Urbino e lo IUAV di Venezia (dove in precedenza aveva studiato architettura).
I suoi lavori sono stati esposti in prestigiosi musei di fotografia e arte contemporanea di tutto il mondo - tra cui il Fotomuseum Winterthur, il Guggenheim e il Whitney Museum di New York, il Centre Pompidou di Parigi, La Biennale di Venezia, il MAXXI e Palazzo Barberini di Roma, la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi, l'ICCD di Roma, - e sono stati oggetto di numerose pubblicazioni collettive e personali.
San Vito, 2007 © Guido Guidi - Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design contemporaneo
Il percorso espositivo in due livelli, 5 sezioni e 40 sequenze fotografiche
Il percorso espositivo si apre con la serie Preganziol, manifesto del pensiero, seguito dalla video installazione realizzata da Alessandro Toscano durante le fasi preparatorie della mostra attraverso la casa-studio-archivio di Ronta di Cesena.
Una lunga panca-libreria accoglie il visitatore, che affronta il rapporto del fotografo con l'oggetto libro, attraverso una selezione di volumi dalla sua biblioteca, nonché libri d'autore sfogliabili dai visitatori.
L'esposizione procede su due piani intrecciati: quello verticale delle stampe fotografiche, con oltre 400 opere e numerosi scatti inediti, e quello orizzontale, allestito nelle teche, che conduce il visitatore a contatto con i preziosi materiali d'archivio.
Allestimento della mostra MAXXI, 2024 © Vincenzo Labellarte - Courtesy Fondazione MAXXI
Come un lungo "leporello", l'itinerario tra le fotografie e scandito da 5 sezioni che presentano le 40 sequenze fotografiche.
La prima serie racconta l'evoluzione artistica del fotografo dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, sia da un punto di vista tecnico, che per la scelta dei soggetti rappresentati. Durante questo periodo, Guidi sperimenta il mezzo fotografico e il linguaggio visivo lungo due linee di ricerca, partendo dall'indagine sul tema della facciata e sull'edilizia ordinaria della provincia. A partire dagli anni Ottanta, l'attenzione si rivolge sempre più al colore , ampliando i suoi orizzonti fotografici oltre Cesena: dalla Romagna al resto dell'Italia, fino a progetti internazionali come il viaggio lungo la strada B1 in Europa.
La sezione dedicata all'architettura e all'urbanistica, sottolinea invece il suo personale punto di vista sulle opere dei maestri, come nel progetto dedicato a Carlo Scarpa, nelle fotografie della Tomba Brion, dove Guidi coglie configurazioni di materia e luce che riflettono il pensiero dell'architetto.
L'ultima parte della mostra ritorna significativamente all'archivio, inteso come un'officina, un luogo di ricerca, di lavoro e anche di incontro per colleghi e autori più giovani.
Concludono il percorso le serie Raccolta indifferenziata, assemblata da Guidi in occasione di questa mostra, e In Archivio, realizzata nel 2024 su incarico del MAXXI, che rappresentanto le testimonianze più recenti della visione radicale e coerente con cui ha celebrato nel corso di sessant'anni il "pensiero" della fotografia.
Il catalogo della mostra
L'esposizione è completata da un'ampia pubblicazione su Guido Guidi che presenta i suoi principali lavori approfonditi da testi curatoriali e saggi critici. Il libro, realizzato dall'editore MACK in collaborazione con il Museo MAXXI, rappresenta un importante strumento di studio e avvicinamento al lavoro del fotografo cesenate, grazie a contributi scientifici che ne delineano la traiettoria professionale e propongono chiavi di lettura attraverso cui guardare le numerose pubblicazioni esistenti.
GUIDO GUIDI. COL TEMPO, 1956-2024
Mostra fotografica
13 dicembre 2024 - 20 aprile 2025
DOVE
Museo MAXXI - galleria 1
via Guido Reni, 4a, Roma
ORARI
martedì a domenica | ore 11 - 19
aperture straordinarie
martedì 24 dicembre | ore 11 - 16
martedì 31 dicembre | ore 11 - 16
mercoledì 1 gennaio | ore 11 - 19 lunedì
6 gennaio | ore 11 - 20
biglietti
intero: 14 euro
ridotto: 11 euro
+info: maxxi.art
pubblicato il:
Le fotografie di Guido Guidi in mostra al MAXXI Il racconto di sessant'anni di carriera attraverso 400 immagini, opere inedite e materiali d'archivio
Museo MAXXI, via Guido Reni, 4a, Roma