Carlo Mollino – mollinofragments

mostra di architettura

La mostra espone in uno scenario sintetico e simbolico le molte sfaccettature della personalità dell'artista torinese articolando un racconto per frammenti significativi (quali scritti, progetti, immagini fotografiche e micro ambientazioni) - costretti - in cinque contenitori/condensatori di significati. Si tratta di una presentazione del percorso progettuale dell'architetto torinese organizzata secondo una modalità espositiva che sceglie l'analisi del particolare come indice sintetico utile a restituire la complessità della figura di Mollino.

La mostra si articola in cinque containers - sei metri per due e mezzo disposti secondo un segno che rimanda alle linee sinuose delle creazioni molliniane -  all'interno dei quali si ricompongono analiticamente i temi progettuali legati alla produzione dell'autore. I materiali esposti provengono in parte dall'archivio Mollino ed in parte da interviste e filmati, delle sue architetture  e interni. Immagini, disegni, fotografie e video raccontano con frammenti l’eclettica figura di dell’architetto torinese, spiegando lo stereotipo, mai abbandonato, di genio e sregolatezza e lasciandone intuire la sfuggente e complessa poliedricità.

La passione del fotografo si intreccia con quella del designer innamorato di forme tecniche come di forme antropomorfe, presenze vive nei suoi mobili come nei suoi disegni. La sua sensibilità per gli interni, che precorre i temi di molti autori contemporanei, le sue architetture, giusto equilibrio tra ricerca tipologica e genius loci di un Piemonte che andava modificando, sono rappresentate da ricostruzioni analitiche. La ricostruzione scelta all'interno del limitato spazio del container ne favorisce una narrazione che coinvolge emotivamente lo spettatore, trascinato da uno spazio straniante verso situazioni lontane, oggetto della mostra.

Sono presenti riflessioni, immagini, forme scomposte del tavolo Reale come di un gesso tipico, del dancing Lutrario come di casa Minola, della casa del Sole a Cervinia come della stazione della funivia Furggen, delle foto del centro ippico Torinese come di alcune privatissime polaroid dell'artista.

Sul fondo di ogni container è proiettata una multivisione arricchita da voci narranti.

Attraverso materiali documentari, cui si aggiungono interviste, filmati originali e foto d’autore, ogni container dà forma ad un racconto - Parole e vita, realtà e sogno, design, interni intime scenografie, architettura e montagna.

 

Il progetto curato nella versione romana dal MAXXI architettura, diretto da Margherita Guccione, appena al lato del grande cantiere del nuovo museo, nella sua innovativa spazialità, offre nella versione dei curatori una modalità espositiva nuova. Un format che cogliendo tutte le espressività del container - mobilità, agilità, nomadismo- definisce uno spazio di ridotte dimensioni che amplifica la concentrazione del visitatore, per suggerire un racconto in cui la fisicità dei frammenti esposti è arricchita da una serie di immagini e suoni su Mollino e i suoi progetti.

La mostra è resa possibile dal sostegno e dalla collaborazione della Triennale di Milano - che ha ospitato la mostra nello spazio antistante il Palazzo dell'Arte - e del Comune di Torino, dal quale ha ricevuto il patrocinio.

La mostra che rimarrà a Roma fino al 30 aprile 2006 successivamente sarà a Torino.

 

Apertura al pubblico: 24 Febbraio – 30 aprile
Orari: 11.00-19.00 (chiuso il lunedì), ingresso: gratuito

 

Visita il sito web dedicato

 

MAXXI - MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 2, 00196 Roma
Tel. 06.3210181 - Fax 06.32101829 
 www.darc.beniculturali.it

 

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