Modelli di architettura - IaN+

Prima personale dello studio di architettura IaN+

prima del'inaugurazione alle ore 18.30, si terrà un incontro con:
Marie-Ange Brayer, Direttrice del Fonds Régional d'Art Contemporain di Orléans e fondatrice di ArchiLab; Carmelo Baglivo, Luca Galofaro e Stefania Manna, soci fondatori di IaN+; moderati da Gabriele Mastrigli.

Sala Roberto Olivetti
Roma, Via G.Zanardelli 34

Giovedì 30 marzo 2006 alle ore 19.30 nella sala espositiva della Fondazione Adriano Olivetti, si inaugura la mostra Modelli di architettura, prima personale dello studio di architettura IaN+, attivo nella capitale dal 1997, formato da Carmelo Baglivo, Luca Galofaro e Stefania Manna. L'inaugurazione della mostra è preceduta da un incontro sul tema "I modelli dell?architettur" a cui interverranno: Marie-Ange Brayer, Direttrice del Fonds Régional d'Art Contemporain di Orléans e fondatrice di ArchiLab; Carmelo Baglivo, Luca Galofaro e Stefania Manna, soci fondatori di IaN+, moderati da Gabriele Mastrigli.

In mostra più di trentacinque modelli e due video realizzati in occasione della mostra Future for Cities dallo studio IaN+ (Emptiness - GRA Roma) e dallo studio Map office ( Laurent Gutierrez- Valerie Portefaix) di Hong Kong (Underneath - Guangzhou), che esplorano il territorio delimitato dalle grandi infrastrutture autostradali.

I modelli realizzati in questo quasi decennio di attività, sono riproduzioni in scala ridotta di opere progettate, ma la maggior parte di loro possono essere definiti come concetti spaziali, diagrammi tridimensionali di un'idea di architettura che al tempo stesso determina l'accumularsi e lo stratificarsi di nuove idee. Ogni modello è in continuità con quello che lo precede, ne raccoglie l'essenza e la ripropone con dispositivi spaziali sempre diversi. Progettare in questo modo significa prima di tutto giocare, trovare la voglia di ricomporre gli elementi essenziali della propria architettura.

Tra i modelli esposti: i progetti della casa di Goethe e dell'ampliamento della Fondazione Mies van de Rohe a Barcellona che rimangono, con il passare del tempo, gli unici riferimenti programmatici capaci di strutturare il linguaggio di IaN+ in relazione ad un contesto reale. Questi progetti considerano l'architettura come parte di un tutto che l'architetto deve imparare a controllare. Gli elementi verticali della casa di Goethe si ritrovano nella sequenza orizzontale della Fondazione Mies van der Rohe, e creano una grammatica modulare che costituisce gli elementi generici dei progetti Ian+.

Il modello quindi, non è esclusivamente un metodo per rappresentare unedificio prima che venga realizzato, ma un anticipazione di una realtà in continua evoluzione e va utilizzato come vera e propria matrice creativa, spesso capace di riportare un? idea in modo allegorico, con richiami astratti.

IaN+ è attualmente impegnato nella progettazione di un intervento di recupero urbano per il Comune di Roma a Falcognana, di un Parcheggio di scambio e dei Punti Parco ai Giardini dell'Eur a Roma, della struttura di accoglienza e degli spazi di collegamento per il nuovo "Ospedale del Mare" di Napoli, di un parcheggio multipiano interrato a Verona. 

La mostra, visibile fino al 13 aprile 2006 dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00, è stata realizzata con la collaborazione del Servizio Culturale BCLA dell'Ambasciata di Francia a Roma. Si ringrazia l'Accademia di Francia a Roma, Villa Medici.

 

pubblicato il: