Inaugurazione venerdì, 8 settembre 2006 alle ore 11
Il Ministero per i beni e le attività culturali con la DARC - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee e La Biennale di Venezia, presentano, nell'ambito della 10.Mostra Internazionale di Architettura di Venezia il nuovo Padiglione Italiano con la mostra "La Città Nuova. Italia-y- 2026. Invito a Vema'', che privilegia e favorisce la sperimentazione, sia nell'ambito del linguaggio architettonico che in quello delle tecnologie.
Commissario del Padiglione Italiano è Pio Baldi, direttore della DARC, e curatore del Padiglione Italiano è Franco Purini che ha dato origine all'idea di una "città ideale", Vema appunto, quale tema conduttore di tutto il Padiglione.
Vema è una città ideale, progettata da 20 giovani architetti, che snoda le sue strade verso il futuro dell'architettura italiana. Situata tra Verona e Mantova, è una nuova città possibile che mette alla prova il talento progettuale di venti giovani architetti e gruppi di architettura emergenti, chiamati a rappresentare il nostro Paese.
I diversi progetti della nuova città saranno ospitati all'interno dello spazio delle Tese delle Vergini dove, secondo l'allestimento curato da Purini insieme a Franco Puccetti e Valter Tronchin, sarà realizzato un panorama che conterrà immagini della città nuova e una sorta di grande romanzo popolare, ovvero una stratificata performance visiva che racconterà vicende, volti ed edifici dell'architettura italiana del XX secolo.
Nel suo lavoro Purini è affiancato da Nicola Marzot, Margherita Petranzan e Livio Sacchi
In mostra plastici e un grande modello della città che sintetizza e propone una possibile ipotesi dell'Italia tra vent'anni, centenario dell'esordio del Gruppo 7, al quale si deve la nascita dell'architettura moderna italiana, un movimento che costituisce il riferimento ideale dell'intero programma espositivo.
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