c/o Aula N - Facoltà di Ingegneria
Ciclo di incontri con l’architetto Lorenzo Pietropaolo che propone un itinerario attraverso le ricerche sulla tipologia abitativa e sulle forme della città nell’Architettura Moderna.
Da quando l’industria fa la sua prima, dirompente apparizione nel paesaggio inglese della prima metà dell’Ottocento, l’inurbamento della nuova forza lavoro produce una profonda trasformazione nel corpo fisico della città, e al paesaggio urbano della società liberale industriale si contrappongono presto modelli di organizzazione insediativa differenti, dal Falansterio di Fourier a modelli urbani come la città giardino di Hebenezer Howard.
Il percorso proposto è una breve e certamente non esaustiva storia dell’intreccio tra ricerca architettonica e costruzione della città, che si dipana dalle Mietkasernen di Berlino fino ai quartieri di edilizia popolare italiani degli anni Settanta e Ottanta, passando per gli insediamenti sperimentali del Deutsche Werkbund e la stagione delle Siedlungen tedesche, dagli Höfe della Vienna Rossa e dalle esperienze della scuola olandese degli epigoni di Berlage. Sullo sfondo, la ricerca di nuove visioni di città da parte dei Maestri, come esemplificata negli episodi delle città amministrative di Dacca, Chandigarh e Brasilia. Un approfondimento è poi dedicato alla peculiarità del caso italiano, segnato da subito da una originale tensione (ad oggi irrisolta) tra identità storica e spinta verso la modernità: assumendo lo sguardo pasoliniano sulla forma della città italiana come uno spartiacque tra la morente cultura contadina e la nuova società post-bellica, l’intervento di Lorenzo Pietropaolo ripercorre questo aspetto del dibattito architettonico e urbanistico italiano che dal neo-realismo del quartiere Tiburtino, attraverso i progetti per il concorso veneziano delle Barene di San Giuliano, giunge ai quartieri di edilizia popolare dei cosiddetti Nuovi Maestri. Il tema dell’abitare collettivo, dimostratosi uno dei temi portanti della ricerca architettonica e urbanistica del secolo scorso, ritorna ad assumere grande interesse, alla luce degli interventi in atto nelle periferie europee e italiane: un possibile preludio ad una stagione di rinnovamento delle forme dell’abitare e di ripensamento dell’organizzazione e dei caratteri spaziali e formali delle nostre città.
Lorenzo Pietropaolo (Bari 1972), architetto, vive e lavora a Bari. Laureato in architettura nel 2000 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con un progetto per il limite archeologico della città libanese di Byblos-Jbeil, è dottore di ricerca in Composizione architettonica alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano, dove dal 2000 al 2006 è stato cultore della materia ai laboratori di progettazione architettonica I e II tenuti da Vittorino Garatti. Ha sviluppato tematiche progettuali e di ricerca sulla continuità tra architettura, città e territorio e sul rapporto tra città storica e città contemporanea. Tra il 1997 e il 2005 ha partecipato a numerosi seminari e concorsi internazionali di progettazione architettonica ed urbana in Italia e in Germania. Nel 2002 ha svolto attività di ricerca presso l’Institut Français d’Architecture (I.F.A.) di Parigi, con la supervisione di Jean-Louis Cohen e di Enrico Bordogna. Suoi scritti e progetti sono stati pubblicati in: 5e Internationale Herbstakademie Neukloster: Anonimous Architecture, Dortmund, 1998; Progetti per Torino 2006, Milano, 1999; Cittaemilia: sperimentazioni architettoniche per un’idea di città, Milano 2000; Museo di architettura e forme dell’insediamento. Esperienze europee e proposte per la Capitanata, Milano 2005.
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