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in occasione dell'uscita del libro "Il sublime urbano - architettura e new media" curato da Lucio Altarelli e Romolo Ottaviani
Gruppo Mancosu Editore - Grandi Tascabili di Architettura
Città, paesaggio e new media
ne parlano alla presenza degli autori
Alberto Abruzzese
Massimo Canevacci
Teresa Macrì
Carlotta Mismetti Capua
Rosario Pavia
Massimiliano Scuderi
Lucio Altarelli e Romolo Ottaviani (a cura di), "Il sublime urbano - architettura e new media", Grandi Tascabili di Architettura, Gruppo Mancosu Editore, Roma luglio 2007, 343 pagine, euro 6
Le immagini della comunicazione hard della modernità si orientano verso un soft marketing. Se non altro perché l'invadenza della pubblicità è arrivata ad un livello di saturazione che esclude un ulteriore incremento: nella città del tutto esaurito i dispositivi pubblicitari possono solo decantarsi e passare ad uno stato più gassoso. Producendo quella reazione che in chimica è rappresentata dalla sublimazione.
I new media determinano, inoltre, nuove forme di relazione tra spazi urbani e spazi della comunicazione. Attivando meccanismi alternativi alla pubblicità packaging ed avvalendosi di diverse strategie low profile: quelle dei guerrilla marketing, di stealth marketing, di temporary store, di campagne no-name. Per i cultori della condizione post, si potrebbe oggi parlare di una condizione iniziale di post marketing, contrapposto a quello tradizionale.
Se immaginiamo di traguardare da un orbita elevata i paesaggi della contemporaneità, scorgiamo le forme di nuovi sistemi di comunicazione e di nuovi modi d'uso delle città. Più leggeri ed immateriali rispetto al passato. Questi nuovi comportamenti, con le loro scie luminose, conformano una nuova, possibile cosmogonia. Viste dall'alto le migrazioni carovaniere dei pop-up store, i luoghi mutevoli dei rave party urbani, le azioni di guerrilla marketing, i traguardi visivi di luci d'artista, gli attraversamenti Stalker dei territori urbani, le azioni di street art, gli itinerari acustici delle audiomappe, i percorsi all'interno dei musei virtuali, le tecniche virali di scambio dati, le navigazioni lungo il web e le comunicazioni wireless costituiscono le mappe aggiornate di un nuovo sublime urbano.
Una comunicazione largamente orizzontale e impalpabile subentra alla visibilità eroica delle insegne della modernità. Le luci della Reklame Architektur cedono il passo all'Eden elettronico della contemporaneità. Alla fisicità delle insegne e figure dell'effetto Edison subentra l'imponderabile leggerezza delle relazioni e dei comportamenti dei new media. tra il virtuale e l'immateriale. Alla galassia Gutenberg di McLuhan subentra l'evanescente mondo di Google.
Lucio Altarelli insegna Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Ha partecipato a mostre e concorsi e ha pubblicato scritti e saggi sui temi della progettazione. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Forme della composizione (1977), Paesaggi dell'architettura (1998), Architetture residuali (1999), Allestire (2005) e Light City (2006)
Romolo Ottaviani architetto e artista. È Dottore di Ricerca in Composizione architettonica e Progettazione urbana. È membro fondatore e teorico della ricerca Stalker, laboratorio d'arte urbana (1990) che svolge indagini sul territorio e sulla sua percezione tra arte, architettura e ambiente. È autore di molte della opere del collettivo come il Planisfero Roma (1995). Dal 2001 è inoltre direttore artistico del progetto Spacexperience | Stalker research. È stato Visiting Critic in numerose scuole d'architettura. La sua attività progettuale e i suoi saggi teorici sono documentati sulle principali riviste d'arte e di architettura italiane ed estere. I suoi lavori nel corso del tempo sono entrati a far parte di collezioni pubbliche come il Fnac di Parigi, il Frac PACA di Marsiglia o il MUSEION di Bolzano. Attualmente insegna progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza".
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