Un progetto multimediale per Villa Sartirana promosso dal Comune di Giussano. Mostra di design, presentata da Ultrafragola, a cura di Didi Gnocchi e Francesca Molteni, sul buon design, anzi sul Good Design (l'espressione è nata in America negli anni '50). La mostra si interroga sulla "importanza del good design oggi come forza economica, morale e sociale nata dalla consapevolezza di ciò, a tutti i livelli della produzione industriale."
Il visitatore viene accompagnato lungo un percorso che alterna presente, passato e futuro, ma soprattutto cerca di distinguere tra buono, brutto e cattivo design. Ma come si può distinguere oggi tra buon design e cattivo design? E in base a cosa un oggetto si definisce brutto? È solo una questione di... gusto?
L'ORIGINE DEL GOOD DESIGN
La mostra realizza un percorso didattico che ricostruisce le tappe della nascita del Good Design. Quando il concetto di Good Design non era ancora nato troviamo il movimento inglese Arts & Crafts e quello tedesco del Deutscher Werkbund nei primi anni del '900. Passando dalla Scuola del Bauhaus alle sperimentazioni di Charles e Ray Eames negli Stati Uniti, da Bruno Munari a Dieter Rams si arriva a coniare l'espressione "Good Design" dopo le omonime mostre promosse tra il 1950 e il 1955 dal MOMA di New York e dal Merchandise Mart di Chicago. Ma Good Design è anche il titolo di un libro di Bruno Munari, pubblicato da Scheiwiller nel 1963.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo propone pannelli fotografici e testuali, interviste e installazioni video, postazioni di computer per una visita interattiva, ma soprattutto mostra pezzi emblematici che hanno rivoluzionato il mondo del design.
A Bruno Munari è dedicato un video che gioca 'alla maniera di Munari' con un oggetto, l'arancia, “dove si riscontra l'assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo. Persino il colore è esatto, in blu sarebbe sbagliato.”
Una sezione della mostra è dedicata a Dieter Rams. Il capo progetto del Dipartimento di Design della Braun, tra il 1955 e la fine degli anni '90 aveva fissato dieci comandamenti del buon design, ovvero le qualità che un oggetto di buon design deve possedere.
Una collezione dei prodotti storici della Braun e della Apple (esempi di good design) sono presentati in una sezione della mostra allestita tra gli scaffali della 606, la famosa libreria disegnata da Rams negli anni '60.
La Braun, così come l'Olivetti, fu tra le prime aziende a creare negli anni '50 un dipartimento di design interno. I prodotti disegnati da Rams (e anche da altri designers) negli anni ‘50 e ‘60, se confrontati con quelli di Jonathan Ive, designer della Apple, contengono tutte le tracce estetiche dei prodotti Apple del passato, presente e forse anche del futuro.
Una sezione della mostra dedica un piccolo omaggio a Marco Zanuso, tra i primi designer della Brionvega, uno dei maestri italiani del good design.
L'ultima sezione della mostra vuole giocare ad accostare per analogia, in una installazione multimediale, "le buone cose di pessimo gusto" (da L'amica di Nonna Speranza, poesia di Guido Gozzano del 1850) agli oggetti del design contemporaneo.
Appuntamenti:
Inaugurazione: 19 febbraio 2009, ore 21.00
Incontro con architetti e designer: 19 febbraio 2009, ore 21.00
Sono stati alcuni noti designer e architetti a rispondere alla domanda: INDICHI 3 OGGETTI CHE CORRISPONDONO ALLA SUA IDEA DI BUONO, BRUTTO E CATTIVO DESIGN E CI DIA UNA BREVE DEFINIZIONE DEI TRE CONCETTI. In mostra saranno esposti i risultati di queste scelte, dando la possibilità ai visitatori di esprimere, attraverso bollini adesivi, consenso e contrarietà alla selezione degli esperti
Mostra: 19 febbraio - 29 marzo 2009
Villa Sartirana, via Carroccio 2, Giussano (MI)
Orari: feriali 15.00/18.00, sabato e festivi 10.00-12.00/15.00-18.30, lunedì chiuso
Per informazioni:
Tel. 0362 358 250 E-mail: cultura@comune.giussano.mi.it
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