Il tuo Ordine professionale non ti fornisce gratuitamente un indirizzo di Posta Elettronica Certificata? Buone notizie. INPS e ACI, in accordo con il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, forniscono gratuitamente un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, e non solo agli architetti.
Non è ancora lo Stato a fornire la PEC gratuitamente ai cittadini, ma in qualche modo si sta iniziando a dare attuazione al Decreto emesso a maggio 2009 di cui abbiamo già parlato nell'articolo la Posta Elettronica Certificata per tutti. Il Ministro non caccia un euro di tasca propria, ma sollecita ACI e INPS a fornire il servizio a chiunque ne faccia richiesta, o quasi.
Per quanto riguarda l'ACI, tutti coloro che "si recheranno nelle province di Roma, Trieste, Torino, Milano, Monza Brianza, Genova, Venezia, Barletta-Andria-Trani, Bari, Bologna, Campobasso, Trento, Palermo, Agrigento, Grosseto, L'Aquila, Acireale, Ancona, Aosta, Brindisi, Catania, Cagliari, Carbonia-Iglesias, Napoli, Potenza, Catanzaro, Firenze, Perugia, Lecce e Lodi potranno richiedere all'Automobile Club d'Italia l'attivazione gratuita di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) da utilizzare per le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni. Il servizio sarà successivamente esteso a tutto il territorio nazionale."
La casella fornita dall'INPS, invece, non è per tutti, ma è destinata agli assistiti INPS più tecnologici, quei "tre milioni di italiani, registrati presso il sito dell'Inps, e già abilitati (tramite il Pin) a eseguire servizi online", i quali "possono ricevere una casella di Posta Elettronica Certificata a titolo gratuito. Ottenerla è facile, prima facendo richiesta online tramite la funzione apposita contenuta all'interno della sezione "Servizi al Cittadino" sul sito dell'Inps. Successivamente l'interessato dovrà recarsi presso una qualunque sede Inps, per il necessario riconoscimento personale e l'attivazione del servizio."
Aggiornamento dell'11 novembre.
Da segnalare alcune limitazioni della PEC fornita dall'INPS. La pecca principale la troviamo all'art. 3 delle condizioni d'uso, fra l'altro non reperibili sul sito prima di aver aderito. La PEC INPS può essere usata solo per l'invio/ricezione esclusivamente di messaggi per/da indirizzi PEC della Pubblica Amministrazione. Per noi professionisti vorrebbe dire avere un'altra PEC da usare, ad es., con le imprese o con altri professionisti. La seconda è che è possibile consultarla solo attraverso il portale INPS, e quindi non è previsto l'uso di client di posta, la terza è che l'indirizzo è costituito dal proprio codice fiscale (codice_fiscale@inpspec.gov.it).
Per via di queste limitazioni ne sconsigliamo l'uso per scopi professionali.
Aggiornamento del 18 novembre 2009
Anche nel caso della PEC fornita da ACI, di cui abbiamo ricevuto le Condizioni di Utilizzo da un efficiente Ufficio Relazioni con il Pubblico (che ringraziamo), si tratta di una CEC-PAC, una Comunicazione Elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino.
L'art. 3 delle Condizioni Generali di Utilizzo della PEC ACI recita: "Il Servizio [...] è utilizzabile per invio/ricezione di posta elettronica certificata con gli uffici ACI, e con quelli di altre Pubbliche Amministrazioni." Quindi non c'è il divieto espresso di utilizzo per gli altri casi presente invece nelle Condizioni Generali di Utilizzo della PEC INPS: "La casella PEC al cittadino consente l'invio/ricezione esclusivamente di messaggi di posta elettronica certificata per/da indirizzi PEC della Pubblica Amministrazione, ossia non è possibile inviare/ricevere messaggi ad/da indirizzi di posta elettronica certificata che non siano quelli della Pubblica Amministrazione e ad/da indirizzi di posta elettronica ordinaria". D'altronde rimane da capire come questo divieto possa essere messo in pratica. Non è chiaro come un gestore di PEC possa distinguere fra un indirizzo di una P.A. e quello di un privato cittadino. Al contrario, le PEC hanno un meccanismo codificato dalla legge e che corrisponde ai Manuali pubblicati sul sito di Antalis (il fornitore di INPS) o Ancitel (fornitore di ACI).
Da ciò se ne desume che, nonostante il Ministero dica il contrario, la PEC fornita da ACI potrebbe essere utilizzata da qualunque professionista per assolvere agli obblighi previsti dalla legge. Il condizionale diventa certezza se prevediamo di non utilizzarla per comunicazioni con altri privati e imprese.
Aggiornamento del 19 novembre: posta @inps.gov.it
Abbiamo verificato il funzionamento di una casella di posta inps.gov.it, attivata in un paio di giorni dalla richiesta. La mail effettivamente non riceve e non invia a caselle di posta di privati cittadini. Ma lo stesso avviso compare anche quando inviamo a una mail di una pubblica amministrazione. Ci chiedevamo come si potesse distinguere una casella PEC di un privato. Evidentemente è un meccanismo basato su elenchi di indirizzi autorizzati. La domanda è: chi gestisce questi elenchi? Il CNIPA? Con quale velocità di aggiornamento?
Conclusione: la mail fornita da INPS non è uno strumento utile ai nostri scopi.
Attendiamo notizie di chi ha attivato una mail ACI.
Avviso n° 2
Il Ministro Brunetta ha finalmente fatto pubblicare un indirizzo di posta elettronica certificata sul sito del Ministero: protocollo_dfp@mailbox.governo.it.
Non ce n'è uno per "ciascuna voce di protocollo", come previsto dalla legge che lui stesso ha firmato, ma almeno è un inizio. Buona fortuna.
Altri dettagli sulle modalità di attivazione delle PEC fornite da INPS e ACI
Posta Elettronica Certificata gratuita per 3 milioni di italiani registrati al sito INPS
Maggiori dettagli su obblighi dei professionisti riguardo alla PEC:
Posta Elettronica Certificata. Vantaggi, obblighi, inconvenienti.
Posta Elettronica Certificata obbligatoria per architetti e ingegneri
Questa dell'INPS e dell'ACI è una sperimentazione in attesa del nuovo anno, quando "sarà avviato il servizio di PEC ai cittadini, grazie al quale tutti coloro ne faranno richiesta potranno avere, gratuitamente, una casella di posta elettronica certificata per le comunicazioni con la PA." Nel frattempo sarebbe gradito che il Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione cominciasse a far rispettare l'obbligo di pubblicazione degli indirizzi PEC a Comuni e Uffici Tecnici sui propri siti web, come previsto dall'art. 34 della Legge 69/2009. E se poi riuscisse a pubblicarsi un qualsiasi indirizzo PEC sul sito del Ministero, potrebbe servire da esempio.
Aggiornamento del 26.04.2010
Dopo la sperimentazione, il Ministero per la pubblica amministrazione inaugura il sito web tramite il quale verrà fornito il servizio di email certificata gratis per il cittadino, realizzato da Poste Italiane
vedi: Posta Certificata gratuita al cittadino. Secondo tentativo
vedi anche
26.04.10 Posta Certificata gratuita al cittadino. Secondo tentativo
11.04.10 Posta Elettronica Certificata su Gmail
21.05.09 la Posta Elettronica Certificata per tutti
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