Riceviamo dal GiArch - Coordinamento Nazionale Giovani Architetti Italiani - una richiesta di sostegno alla campagna per il ritiro del disegno di legge n. 1865 e per il riordino della definizione delle competenze professionali nel settore delle costruzioni e della trasformazione del territorio.
Riteniamo che l'approccio seguito dal GiArch sia corretto e non dettato da banali propositi di difesa corporativa. Condividiamo la preoccupazione che un tentativo di riordino parziale non possa che generare ulteriore confusione nel panorama delle competenze di architetti, ingegneri, geometri e periti industriali già duramente colpito in passato dal DPR 328/2001.
Concordiamo sul fatto che sia un provvedimento che specifica "[...] unicamente le competenze di due categorie professionali, lasciando irrisolte le questioni inerenti agli altri professionisti che operano nei processi edilizi [...]. E come tutti i progetti limitati rischia di produrre danni perché non risolve i veri problemi".
Troviamo anche noi che sia "[...] preoccupante che vengano riconosciute in modo forte e determinante le competenze nel settore della progettazione architettonica (sia in campo civile che industriale) urbanistica e strutturale a tecnici senza laurea magistrale", senza cioè quella preparazione necessaria ad operare in un paese a diffuso rischio sismico come il nostro.
Abbiamo citato soltanto alcuni punti della lunga lettera inviata dal GiArch, fra gli altri, al Presidente del nostro Consiglio Nazionale, a cui spetta il compito istituzionale di contrastare nelle sedi opportune il corso di questo disegno di legge, o di contribuire a correggerlo in modo che sia davvero l'occasione per definire in modo certo le competenze professionali nel settore delle costruzioni e della trasformazione del territorio.
Rimandiamo infine al testo completo della richiesta
Per gli ultimissimi aggiornamenti vedi anche:
Garantita la sospensione dell'iter del DdL competenze geometri
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