Si svolgerà nella capitale giapponese l'edizione 2011 (25 - 29 settembre) dello UIA World Congress, l'evento che viene organizzato ogni tre anni dall'Unione Internazionale degli Architetti (Union Internationale des Architectes), organismo senza fini di lucro fondato nel 1948 "per unire gli architetti... senza distinzione di nazionalità, razza, religione e dottrina professionale" (portal.unesco.org),
La UIA, che attraverso la federazione delle rappresentanze nei singoli Paesi, riunisce "più di un milione e trecentomila architetti nel mondo" (uia-architectes.org), ha individuato nel tema "Design 2050" il filo conduttore che caratterizzerà dibattiti, seminari e mostre previsti presso il Tokyo International Forum e lo Yoyogi National Gymnasium - i due impianti che ospiteranno i lavori del congresso. Progettisti e studiosi saranno "invitati a condividere la loro visione per la seconda metà del secolo" (uia2011tokyo.com), in relazione alle categorie "Ambiente", "Scambi Culturali" e "Vita" (canadianarchitect.com).
Il metodo applicato sarà il backcasting, ovvero l'analisi che "prefigura i risultati attesi in un tempo futuro (visione) e, da essi, torna al presente per individuare i percorsi più plausibili per raggiungerli" (comune.fi.it). L'attenzione verrà concentrata sugli effetti delle alterazioni del clima e degli squilibri demografici, con una logica interdisciplinare in grado di mettere in risalto "l'essenza del ruolo di architetto, una professione che integra etica, estetica, tecnologia ed economia in una visione socio-culturale olistica del futuro" (uia2011tokyo.com).
Le fasi di preparazione del convegno e gli aggiornamenti di contenuto saranno documentati da una video-newsletter mensile su YouTube (youtube.com) e da un profilo su Twitter (twitter.com).
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