Cos'è il conto fiscale? Dobbiamo comunicare le nostre coordinate bancarie se riceviamo un avviso da Equitalia? A cosa serve il conto fiscale? Molti giovani professionisti sulla bacheca di p+A hanno espresso queste ed altre perplessità in merito. Cerchiamo di chiarire l'argomento, indicando alcuni riferimenti normativi e altri atti dell'Agenzia delle Entrate, che possano essere d'aiuto per chi ha bisogno di approfondire il tema e di risolvere le questioni più particolari.
Il conto fiscale è uno speciale conto individuale, simile a quello bancario solo perché registra crediti e debiti (con il fisco), ma "virtuale".
Viene aperto per i titolari di partita IVA presso il concessionario del servizio di riscossione competente per territorio, generalmente presso gli Agenti della riscossione di Equitalia.
Si tratta di un sistema studiato per facilitare i rapporti con il fisco e per monitorare facilmente lo stato di riscossione dei tributi e quello dei rimborsi. Tramite il conto fiscale, infatti, vengono registrati i versamenti ed i rimborsi relativi alla imposte sui redditi, incluse le ritenute alla fonte (d'acconto o d'imposta); le imposte sostitutive; le imposte versate in base a dichiarazioni integrative; IRAP e IVA.
Viene aperto d'ufficio a cura del concessionario del servizio di riscossione (es. Equitalia), che ha l'obbligo di darne comunicazione all'interessato al quale richiede la comunicazione degli estremi del c/c bancario da utilizzare per corrispondergli eventuali rimborsi. Il conto corrente bancario a vui verranno versati i rimborsi può essere anche un c/c postale (provvedimento Agenzia delle Entrate del 28/01/2011 n.5822, punto 3.2), ma deve essere obbligatoriamente intestato al titolare del conto fiscale.
Il conto fiscale è unico per ciascun soggetto e sarà identificato tramite un numero composto dal codice dell'ambito territoriale in cui opera l'agente della riscossione, seguito dal numero di codice fiscale del contribuente.
Quanto al suo utilizzo, il concessionario, in qualità di gestore del conto, invia ogni anno (entro il 20 marzo) un estratto conto dei versamenti e dei rimborsi e provvede ad erogare i crediti dovuti, mediante il conto corrente bancario del beneficiario. Infatti, l'unico vantaggio rilevante del conto fiscale è la possibilità di chiedere, presentando un apposito modello, il rimborso dei crediti d'imposta, la cui erogazione - su conto corrente mediante bonifico - avviene entro 60 giorni.
Il ricorso, però, al rimborso in conto fiscale ha avuto uno scarso successo, grazie alla possibilità di compensare crediti e debiti d'imposta secondo quanto disposto dal D.Lgs. 9 luglio 1997, n.241, ricorrendo al versamento unitario mediante il modello F24.
di Mariagrazia Barletta, architetto
Per approfondire:
- Legge 30 dicembre 1991, n. 413 (si veda l'art.78);
- Ministero delle Finanze - decreto 28 dicembre 1993, n.567. Regolamento di attuazione dell'art. 78, commi da 27 a 38, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, concernente l'istituzione del conto fiscale;
- Agenzia delle Entrate, Circolare n.10/E, 4 marzo 2011, Rimborsi erogabili senza prestazione di garanzia - Art. 38-bis, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633;
- Agenzia delle Entrate, Provvedimento 5822/2011 del 28 gennaio, Modalità e termini di esecuzione dei rimborsi dell'imposta sul valore aggiunto di cui all'articolo 38-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972, e successive modificazioni. Approvazione delle specifiche tecniche dei flussi telematici per la trasmissione delle relative informazioni tecniche tra Agenzia delle Entrate e agenti della riscossione;
- Equitalia, rimborsi in conto fiscale;
- Agenzia delle Entrate, Richiesta anticipazione IVA in conto fiscale.
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