È stata completata ed inaugurata lo scorso 31 ottobre la Financial Tower: costruzione simbolo dello sviluppo di Hô-Chi-Minh-Ville, capitale economica del Vietnam. La torre per uffici e spazi commerciali, primo grattacielo vietnamita è opera dello studio parigino AREP e di un folto team internazionale.
Commissionata dalla BITEXCO, nasce dal lavoro dell'atelier AREP unito al contributo americano di Carlos Zapata e BET structure L.E.R.A., inglese di le BET fluides D.S.A., e cinese dei team locali di architetti e ingegneri.
© AREP
Situata nel cuore della città, vicino al fiume Saïgon, la torre afferma la sua identità per la dimensione e per la particolare geometria curva che emerge dal denso canovaccio di strade. Come una foglia arricciata su se stessa, la sua silhouette intende evocare forme della natura e in pratica molto complesse. La complessità è raggiunta dall'intersezione di coppie di solidi: due cilindri inclinati uniti da due forme tronco-coniche. L'aspetto scultoreo è accresciuto dalla particolare illuminazione notturna che mette in evidenza l'ossatura interna.
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A rompere la curva di facciata, una grande piattaforma che ospita l'eliporto: una mensola gigante a 190 m di altezza e con un aggetto di 25 metri.
Alto 68 piani, il grattacielo è destinato per i primi 5 al commercio, dove, però albergano anche sale per conferenze e ristoranti. Al di sopra dell'eliporto vi sono i piani "vip", con lussuosi ristoranti e bar panoramici. Il 29° e 30° piano ospitano i locali tecnici, che escludono le torri di raffreddamento (che si trovano al di sopra del centro commerciale), nonché le riserve idriche e di olio, che insieme ai gruppi elettrogeni vengono disposti ai piani interrati.
La torre è dotata di un sistema di collegamenti verticali molto efficienti: le cabine sono a doppio livello, ciascuno del quale serve piani diversi, quello più basso giunge ai piani dispari l'altro a quelli pari.
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In facciata i vetri serigrafati hanno il compito di filtrare la luce solare. La densità del loro disegno viene calibrata a seconda dell'esposizione. Il sistema contempla, infatti, un doppio vetro integrato da una serigrafia bianca e da uno schermo solare, mentre all'interno persiane in legno oscurano la pare bassa e alta delle finestre.
Il vetro è stato fabbricato in Europa e poi trasportato in Cina per essere serigrafato, curvato ed assemblato. I vetri che compongono la facciata sono suddivisi in famiglie: quelli curvi sono posti nelle 4 superfici cilindriche che segnano il punto di flesso in corrispondenza dei 4 punti cardinali; i vetri piatti, suddivisi in segmenti sono invece utilizzati nei cilindri laterali, dove la curvatura delle facciate è meno accentuata.
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