DuPont, in collaborazione con Unione degli Architetti Russi, YEM Building Information Center, Royal Institute of British Architects e Architizer è lieta di annunciare i vincitori di "Changing the Face - Moscow 2011", un concorso di idee che aveva come obiettivo la riprogettazione della facciata del famoso cinema Pushkinsky, situato nella piazza Pushkin, una delle zone più note della città di Mosca.
In particolare si richiedeva di lavorare in modo creativo senza pregiudizi e restrizioni, creando una nuova facciata che incorporasse soluzioni architettoniche moderne nella struttura storica originale. L'unica condizione fissata dagli organizzatori era l'uso di almeno uno tra i materiali di DuPont.
Le tre proposte vincitrici combinano ideazione estetica creativa con innovazione tecnica e realizzano soluzioni che danno nuova vita a un'icona del passato quale è il cinema moscovita. Tra 512 progetti presentati da 1002 architetti provenienti da 62 nazioni, la giuria internazionale ha così selezionato i vincitori:
Al primo posto: "Frozen in Time", progetto di Juan Andres Diaz Parra (Colombia)
"Frozen in Time" bilancia il rispetto per l'eredità formale dell'edificio con la sperimentazione futuristica, creando un generatore urbano travestito da fenomeno naturale. Rispetta la componente urbana più marcata del teatro: un solido platonico si ritrae per svelare un grandioso ingresso, e infonde nuova vita alla struttura con un'audace ridefinizione di "facciata".
© DuPont
Man mano che le stagioni cambiano l'edificio passa da un paesaggio ghiacciato alle nuvole estive: centinaia di elementi - ciascuno realizzato con una struttura metallica e una sfera in DuPont™ Corian® - disperdono l'acqua che in estate diventa fresca foschia e in inverno gela in una nuova facciata di ghiaccio pronta ad avvolgere l'edificio. Un effetto di sicuro impatto nelle notti invernali.
Il progetto trae ispirazione dalla poesia "Mattino d'inverno" di Alexander Pushkin, che celebra il modo in cui il tonificante inverno russo può trasfigurare il paesaggio e creare possibilità. Dunque gli elementi di facciata, così come il freddo penetrante che spesso isola le persone, creano in realtà uno spazio per l'interazione sociale e un nuovo punto di riferimento per i cittadini.
Al secondo: "Moving Light Palace", progetto di Adrian Reinbroth, Franziska Boettcher e Jenny Grossman (Germania).
Il progetto integra il cinema Pushkinsky con la piazza che lo circonda. Cavi elettroluminescenti avvolgono il teatro e arrivano fino al parco e alla piazza circostante. Nel corso della giornata i fasci luminosi mutano per adattarsi all'ambiente: nelle ore diurne appaiono traslucenti e riflettenti come vetri ombreggiati; di notte, quando il teatro è pieno di spettatori, si illuminano e rendono l'edificio simile a un faro che dà chiarore alla piazza.
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Al terzo: "The Pushkinsky Jewel", progetto di Joseph Sung (Corea del Sud).
Il progetto racchiude il teatro Pushkinsky in una preziosa scatola "per gioielli" in vetro. Il design estende l'impronta del teatro all'interno di un elegante volume e permette a molte funzioni del tipico foyer di aprirsi fino allo spazio della galleria che circonda il teatro originale. Questa galleria rimanda all'esterno l'esperienza sociale del teatro, ne approfondisce la connessione al luogo ed estende il suo ruolo nella vita della piazza Pushkin.
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Per conoscere i 70 progetti candidati e per maggiori informazioni sul concorso, visitare il sito: www.changingtheface.com.
La giuria: Andrey V. Bokov, Direttore dell'Unione degli Architetti Russi; Sergey A. Skuratov, di Sergey Skuratov Architects; Aleksey Uchitel, regista; Kerem Erginoglu, di Erginoglu&Çalislar Architects; Corrado Tibaldi, architetto di DuPont Building Innovations; Bryan Avery, architetto "Avery Associates"; Matthias Hollwich, architetto vincitore di "Changing the Face" nel 2010; Marc Kushner, architetto vincitore di "Changing the Face" nel 2010.
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