Lo studio RTA-Office, guidato da Santiago Parramón, in collaborazione con Dome Partners, atelier di Instambul, è autore del progetto del Museo di Troy a Çanakkale, in Turchia.
L' edificio nasce con l'intento di diventare un generatore di eventi ed attrattore di livello internazionale, puntando sia al rilancio dell'area in cui sorge, sia al risalto - a livello globale - dell'immenso valore che caratterizza la cultura del luogo.
Le sue linee sono la reminiscenza della geometria dell'antica Troia; curve tese, piani, intersezioni, tagli netti e l'alternarsi di superfici concave e convesse rendono variabile la forma. Così il movimento è catturato dalle superfici dell'edificio, che risentono dell'influenza dichiarata del pittore Boccioni e delle sperimentazioni tra oggetto in movimento e spazio circostante.
Lo spazio dell'esperienza
Un luogo che permette tutto: dalla passeggiata contemplativa alle attività di gruppo; uno spazio dalle possibilità molteplici che propone la visita come un'esperienza e non come un percorso puramente informativo, in essa la scoperta inizia all'arrivo nel parcheggio, seguendo un itinerario tra l'ombra ed il fresco degli ulivi, tra i quali si inizia a scorgere l'edificio.
Al suo interno uno spazio di percezioni dinamiche e mutevoli. Una grande piazza aperta verso il contesto raccoglie e distribuisce varie attività: il bar, l'area gioco per bambini, e di fronte gli spazi commerciali e ricreativi e, ad ovest la biglietteria La zona dell'ingresso principale e l'area di controllo appaiono come scavate, dando la sensazione di entrare in un'area archeologica. Qui la percezione degli spazi cambia radicalmente, una parte è sotto la copertura massiccia dell'edificio, ma, di fronte, una rampa, seguendo l'originaria topografia del terreno,conduce all'area espositiva. Uno spazio organizzato per far sì che i visitatori possano vedere gli archeologi a lavoro.
Il ristorante ha una grande terrazza esterna posta su una piattaforma d'acqua nella quale si riflettono gli olivi e le aree ricreative. Passati gli spazi espositivi, come alla fine di un viaggio, si incontrano l'auditorium ed il bar e, proseguendo la visita del museo si scende verso la grande sala al di sotto di splendide rampe.
Creazione di spazi
La principale caratteristica del Museo è la creazione dello spazio contro la creazione di forme. Il risultato è un singolo volume configurato come un tutto unitario. Un corpo elegante di raffinate e sinuose linee, l'una collegata all'altra; un blocco unico, un "Grande Museo", espressione di una visione positiva verso il futuro, dove poesia e tecnologia da esso rappresentate intendono dimostrare la condizione umana.
Il materiale principale è il legno, impiegato sia per le strutture che per la "pelle" dell'edificio, scelto per la sua eleganza, per la texture suggestiva, ma anche per ragioni di comfort e perché - parte della natura e del luogo - ha contribuito in maniera determinante alla creazione di un edificio a zero emissioni di CO2.
Sostenibilità ed efficienza energetica
La proposta progettuale di RTA-Office e Dome si basa su una concezione sistemica di progettazione e costruzione, volta a ridurre significativamente o eliminare ogni impatto negativo dell'edificio sull'ambiente, tanto da raggiungere la Leadership in Energy Design & Ambiente (LEED ™) ed ottenere la certificazione "verde" dal Green Building Council (WorldGBC) di New York. Viene, dunque, raggiunto il massimo grado di efficienza, grazie al perseguimento di tre obiettivi fondamentali: economia, sostenibilità e qualità della vita.
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