Nella Manovra finanziaria, convertita in legge in tempi record, una riduzione dei bonus fiscali, tra cui compaiono anche le detrazioni Irpef del 36 e del 55% per le ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie.
Nel testo del provvedimento - legge 15 luglio 2011, n.111, pubblicata nella GU del 16 luglio, infatti, grazie ad un emendamento deciso in Senato durante la fase di conversione, è stato introdotto un taglio delle 483 agevolazioni di cui persone fisiche, enti non commerciali ed imprese hanno fin ora beneficiato.
Tra i bonus, elencati in una tabella di 45 pagine allegata alla legge e che riguarda diversi ambiti di riferimento, tra cui la famiglia, il lavoro, le pensioni e la casa, si ritrovano - in quest'ultimo settore - anche le agevolazioni fiscali previste per le ristrutturazioni e riqualificazioni di beni immobili, dunque, per queste come per gli altri 481 bonus elencati, si prevede un taglio lineare del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014.
L'unica speranza è racchiusa nella "clausola di salvaguardia": se entro il 30 settembre 2013 saranno pronti decreti attuativi e dunque Governo e Parlamento elaboreranno una riforma in grado di risanare i conti, dando così attuazione alla delega fiscale ed assistenziale, i tagli menzionati non ci saranno.
Aggiornamento del 7 dicembre 2011
Con l'entrata in vigore del decreto "salva Italia" le detrazioni non avranno scadenza. Le disposizioni relative alla detrazioni del 36% per le spese di ristrutturazione edilizia residenziale, inserite definitivamente nel TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) con entrata in vigore dal 1° gennaio 2012, diventano "strutturali".
La detrazione Irpef del 55% relativa ai lavori di riqualificazione energetica viene prorogata e si applicherà per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2012. Successivamente a tale data, e quindi per le spese effettuate dal 1 gennaio 2013, gli interventi di riqualificazione continueranno ad usufruire della detrazione del 36% e a tempo indeterminato.
Questa situazione, però, riferita agli incentivi del 36 e 55% desta dei dubbi. Per tali agevolazioni, infatti è già stabilito un termine, previsto rispettivamente per il 31 dicembre 2012 e 31 dicembre 2011. Non è chiaro, quindi, se la riduzione si applicherà a lavori e spese già effettuati ma non ancora portati in detrazione o se bisogna leggere il provvedimento come indicatore di una futura proroga degli incentivi e dunque come una rimodulazione degli stessi fino al 2014.
Si potrebbe leggere come supporto a quest'ultima ipotesi - o almeno si spera che lo sia - un altro provvedimento presente nella manovra di pareggio e già in vigore, che stabilisce la riduzione dal 10 al 4% della ritenuta applicata da banche e poste sui bonifici relativi alle spese detraibili a titolo di acconto dell'imposta dovuta dall'impresa che effettua i lavori. Un adempimento - si ricorda - in vigore dal 1° luglio 2010, introdotto dalla manovra dello scorso anno (DL 78/2010) e che trova applicazione per i pagamenti delle spese di ristrutturazione e riqualificazione.
di Mariagrazia Barletta architetto
Approfondimenti
- Legge 15 luglio 2011, n.111. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria. (GU n. 164 del 16-7-2011).
- Decreto-Legge 6 luglio 2011, n. 98. Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria. (GU n. 155 del 6-7-2011);
- Detrazioni Irpef del 36%: eliminato l'obbligo della comunicazione di inizio lavori al COP. Per usufruire della detrazione Irpef del 36% per le spese di ristrutturazione, niente più comunicazione al Centro Operativo di Pescara. A stabilirlo è il Decreto Sviluppo che abolisce anche l'obbligo di separare in fattura il costo della manodopera.
- Manovra finanziaria: enigma sul taglio alle rinnovabili. Il testo approda al Quirinale e si apre l'enigma sul taglio agli incentivi per le energie rinnovabili. Le agenzie danno notizia di una limitazione di risorse a favore delle rinnovabili, intanto i ministri competenti smentiscono e ambientalisti ed opposizione fanno sentire la propria voce.
- Aboliti il Regime dei Contribuenti minimi e il Regime fiscale agevolato. Dalla manovra finanziaria l'abolizione dei regimi forfettari dei minimi e delle nuove iniziative, al loro posto un nuovo regime con imposta sostitutiva al 5% e di durata limitata a 5 anni e vantaggi irrilevanti per chi non può usufruirne.
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