Vincono gli spagnoli Nieto Sobeiano Arquitectos. Menzioni speciali a 2tr_Architettura e al gruppo valenciano Esteban, Casar Pinazo, Hernandez, Garcia.
Si è svolta a Roma e Villa Adriana, la nona edizione del Piranesi Prix de Rome (27/08_10/09) manifestazione organizzata dall'Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia e dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Roma, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le attività Culturali, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, l'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Tivoli, e in partnership con il Politecnico di Milano, il Pantheon Institute di Roma e FIABA.
La manifestazione, è composta da due concorsi di architettura e museografia per l'archeologia. Uno riservato agli architetti professionisti e uno universitario riservato agli studenti laureandi e dottorandi delle scuole europee e d'oltreoceano. A latere dei due concorsi, il programma prevede l'assegnazione del Piranesi Prix de Rome alla Carriera ad un architetto, scelto dalla Commissione di Selezione dell'Accademia Adrianea, da considerarsi come riferimento per la cultura della progettazione per il patrimonio monumentale e archeologico.
Piranesi Prix de Rome alla Carriera
Per il 2011 è stato premiato l'architetto italiano Guido Canali, che ha presentato in una lunga lectio magistralis tenutasi il 1° settembre presso la Casa dell'Architettura di Roma, gran parte della sua importante produzione.
La motivazione dell'assegnazione del premio è la seguente:
"L'opera dell'architetto Guido Canali, letta nel suo sviluppo culturale e professionale attraverso quattro decenni di architettura italiana, si è posta in aderenza e originale continuità con la "scuola italiana della museografia" e con i suoi esempi più significativi. Opera, quella di Canali, da considerarsi come uno dei capitoli di maggiore sensibilità e intensità qualitativa nello stretto rapporto -sempre presente sullo sfondo della cultura progettuale italiana- tra contemporaneità e patrimonio dell'antichità. Tra le architetture ritenute più significative di questo particolare rapporto, tutto giocato nella qualità della percezione dell'architettura d'interni, il Museo Archeologico di Santa Maria della Scala a Siena, sia nella sua configurazione istitutiva, sia nel recente sviluppo e ampliamento, costituisce la migliore chiave di interpretazione e lettura del linguaggio, raffinato e defilato assieme, che ne sta alla base".
Progettare l'Archeologia 2011 - professionisti
Oltre al riconoscimento conferito a Guido Canali, è stato inoltre assegnato il Piranesi Prix de Rome per professionisti, maturato all'interno della Call Internazionale per architetture costruite "Progettare l'Archeologia 2011", attivata nel mese di febbraio scorso dall'Accademia Adrianea. Alla call hanno partecipato importanti progettisti di profilo internazionale e di grande esperienza professionale che si sono riuniti a Roma, per un Convegno di due giorni (appunto il 31 Agosto e 1° Settembre) tenutosi presso la sala convegni del Museo dell'Ara Pacis e la Casa dell'Architettura Acquario Romano.
I quattordici progettisti confluiti a Roma sono stati selezionati, in una prima fase concorsuale, su ventiquattro progetti pervenuti e successivamente invitati a presentare la loro "nomination" all'Ara Pacis. Le due sessioni di nomination hanno evidenziato attraverso la qualità molto alta delle proposte, lo stato dell'arte del rapporto tra architettura e archeologia in chiave di valorizzazione del patrimonio, e allo stesso tempo la specificità di un ambito della progettazione che è sempre più di nicchia e che richiede grande sensibilità e preparazione culturale e tecnica.
La giuria, composta da Angelo Torricelli, Amedeo Schiattarella, Luca Basso Peressut, Romolo Martemucci, Lucio Altarelli, Luigi Spinelli e Pier Federico Caliari, ha stabilito di assegnare il Piranesi Prix de Rome 2011 allo studio spagnolo Nieto Sobejano Arquitectos di Madrid, per la realizzazione del Madinat Al Zahra Museum con la seguente motivazione: "per la qualità complessiva dell'architettura che si confronta con l'archeologia intesa come matrice astratta del procedimento progettuale, presente ancora prima della realizzazione stessa".
Ha inoltre premiato con una menzione speciale, altri due progetti ritenuti particolarmente interessanti come "casi studio", in quanto indicativi di un atteggiamento e di una metodologia aderenti al programma di ricerca e di formazione dell'Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia, e quindi applicabili in chiave didattica nel concorso universitario riservato agli studenti.
La prima "menzione speciale" è stata conferita allo studio 2TR_Architettura di Luca Montuori e Riccardo Petracchi per il restauro della Ex Chiesa di S.Antonio e Orti delle Clarisse, "per la qualità e sensibilità dell'operazione di riscrittura del testo esistente, configurandolo come una serie di risposte specifiche e puntuali all'insieme delle preesistenze".
La seconda menzione è invece stata conferita al raggruppamento di architetti e archeologi spagnoli Julian Esteban Chapapria, Ignacio Casar Pinazo, Emilia Hernandez e Ivan Garcia per il restauro dell'accesso storico e centro di interpretazione del Castello di Sagunto "per l'aspetto evidente di metodologia interdisciplinare e per il carattere processuale dell'intervento, aperto cioè alle trasformazioni nel tempo, in cui si sviluppano in parallelo le dimensioni dell'archeologia del restauro e della museografia".
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