Si sono conclusi i lavori di realizzazione della nuova scuola primaria di Cenate Sotto (Bg) che porta la firma di Tomas Ghisellini. L'architetto, fondatore dello studio Atelier di Architettura e Ingegneria di Ferrara, ne ha curato l'intero iter progettuale: dall'architettonico all'esecutivo, alla riqualificazione paesaggistica; dalla scala urbana a quella architettonica fino a giungere alla definizione del dettaglio attraverso la configurazione degli arredi, resi unici da un vivace design di interni.
© Tomas Ghisellini
"La corte degli alberi" è la frase che identifica il progetto risultato vincitore di un concorso nazionale indetto dal comune lombardo nel 2008, al quale, come raramente si verifica in Italia, ha fatto seguito l'affidamento d'incarico per la progettazione dell'opera, assegnata al primo classificato, Tomas Ghisellini con il suo team composto dagli ingg. Beatrice Bergamini e Nicola Gallini.
© Tomas Ghisellini
Nel progetto concetti apparentemente contrastanti sono equilibrati dalle sapienti scelte progettuali che fanno della semplicità il trait d'union tra aspetti differenti ed apparentemente antitetici: giocosità e semplicità, chiusura e permeabilità. Discordanze, solo teoriche ma rese uniformi nel ragionamento progettuale dove un carattere via via più vivace viene conquistato col passaggio dall'esterno allo spazio interno. Questa diversità è resa convincente, non solo perché permeata dalla semplicità, ma anche perché conseguenza di soluzione logiche ad esigenze particolari e concrete.
All'esterno pareti candide intonacate su basamenti in mattoni: nessun protagonismo ma materiali tradizionali e volumi contenuti. A movimentare la visione prospettica un'unica grande apertura: una finestra a nastro che taglia il volume bianco, fendendone l'angolo. L'apertura è sovrastata da un brise soleil orizzontale che crea su tutta la sua lunghezza una forte zona d'ombra che fa coppia con il porticato accentuatamente arretrato del fronte: uno spazio oscuro che risalta e fa apparire sospeso il piano sovrastante.
Dunque, se si esclude la finestra a nastro, sui prospetti su strada non vi sono altre aperture, prevalgono le pareti o meglio i volumi elementari in una compattezza che è apparentemente sinonimo di chiusura ed impenetrabilità. La semplicità formale ed il linguaggio discreto sono la risposta ad un contesto delicato, rispetto al quale il progetto sceglie di dialogare, facendo i conti anche con la presenza non facile del vicino cimitero.
© Tomas Ghisellini
La impermeabilità dell'esterno si trasforma in permeabilità proseguendo verso l'interno, dove si apre la corte degli alberi: uno spazio verde, un giardino all'aperto verso cui si rivolgono, attraverso grandi vetrate, i più importanti ambienti della scuola: le aule, gli spazi comuni, la hall, il refettorio e la palestra. A fare da filtro tra vetrate ed esterno, una parete diaframma ritmata da elementi verticali in cemento, che, non precludono la visione verso il giardino.
© Tomas Ghisellini
All'interno tutto è poi vivace e dinamico: spazi a doppia altezza per la hall, prospettive rese mutevoli da cambi di colore, nicchie che diventano arredi e cura del dettaglio espressa anche dalle indicazioni inconsuete che identificano le aule: lettere sagomate a tutt'altezza che individuano le classi e le sezioni.
Galleria fotografica e info: www.tomasghisellini.it
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