Si è conclusa l'assegnazione dei Premi di Architettura del Gruppo Moniteur. La Equerre d'argent, per la progettazione e la costruzione di qualità, riservata ad architetture costruite in Francia e completate entro l'anno, è andata al progetto Bois-le-Prêtre, una trasformazione di un edificio per abitazioni nel 17° arrondissement di Parigi, ad opera degli architetti Frédéric Druot, Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal.
Al secondo posto il complesso scolastico Casarès-Doisneau costruito a Saint-Denis su progetto di AAVP architecture (Vincent Parreira, Elise Reiffers, Thomas Rault).
Infine Il Premio Premiére Œuvre, destinato ad un giovane architetto intraprendente, è stato assegnato a Vanessa Larrère per la progettazione di alcuni uffici privati, costruiti per l'azienda agricola dei suoi genitori a Liposthey.
Équerre d'argent 2011
La metamorfosi dell'edificio per abitazioni Bois-le-Prêtre a Parigi
Definito da Le Moniteur un "brillante esempio di innovazione", il progetto degli architetti Frédéric Druot, Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal ha completamente trasformato una torre a blocco per abitazioni. Gli architetti - insieme al committente: Paris Habitat - hanno rimodellato l'edificio con i suoi 100 appartamenti, incrementandone la superficie con nuovi spazi: balconi, giardini d'inverno e ampliamenti interni per un guadagno variabile, dai 20 ai 60 mq per alloggio.
© David Boureau
A cambiare totalmente sono le condizioni di abitabilità e le facciate esterne. Con i nuovi spazi la superficie totale dell'edificio passa da 8900 a 12460 mq e ciascun alloggio migliora la sua conformazione adattandola ai bisogni variabili delle famiglie. L'esito finale è dunque la creazione di nuove tipologie di alloggio: dalle 3 tipologie disponibili all'origine, si passa a 7 tipologie declinate in maniera diversa per 16 configurazioni differenti.
Alle facciate esistenti, interamente conservate ad esclusione delle finestre e dei davanzali, sono affiancati dei moduli prefabbricati, costituiti da un balcone ed un giardino d'inverno. Ciascun elemento ha la profondità di 3 metri (1 metro è la profondità del balcone e 2 metri quella del giardino) e, oltre a svilupparsi lungo la larghezza dell'intera facciata, esso è a tutta altezza, in modo da apportare agli spazi interni la massima quantità di luce.
© David Boureau
Un espediente che è soluzione bioclimatica: la presenza dei giardini d'inverno permette un abbattimento del 50% dei consumi energetici.
© David Boureau
Come ha scritto le Moniteur, l'intervento risolve la maggioranza dei problemi sorti intorno all'abitare negli ultimi 10 anni: conservazione dell'esistente, miglioramento degli spazi di vita, efficientamento energetico, adattamento degli alloggi a nuove e variabili esigenze e creazione di un sistema costruttivo che ottimizzi il lavoro su un suolo occupato.
Équerre d'argent - secondo posto
Complesso scolastico per la scuola primaria e d'infanzia di Saint-Denis
Progettato da AAVP Architecture (Vincent Parreira, Elise Reiffers, Thomas Rault), il complesso scolastico interdistrettuale per la scuola primaria e d'infanzia di Saint-Denis è commissionato dai comuni di Saint-Denis e Aubervilliers.
Un edificio ad U che racchiude un parco giochi comune e chiuso al lato sud dalla palestra, la cui facciata è dominata da una ciminiera, ricordo di una vecchia fabbrica. In contrappunto al rivestimento lucente in alluminio forato della palestra, la facciata interna, il tetto ed il basamento del complesso sono rivestiti in pino Douglas. Le classi hanno porte scorrevoli in vetro che danno ai bambini un accesso diretto ai porticati esterni coperti e al parco giochi.
Premio Premiére Œuvre
Foresta di pilastri per un edificio per uffici nelle Landes
Nel febbraio 2011, l'architetto Vanessa Larrère costruì un edificio di 250mq con funzioni amministrative per l'azienda agricola della sua famiglia a Liposthey, nelle Landes. Il contesto paesaggistico con la sua alternanza di alberi e spazi vuoti, ispirò l'architetto ventisettenne nella progettazione di una facciata in legno e vetro: 24,5 metri di lunghezza intervallati da pilastri in legno lamellare di pino, con interasse di 68 centimetri.
© Vanessa Larrère
«Dall'interno, il progetto offre uno spazio aperto, semplice e ben illuminato, sequenziato da vedute verso i campi e paesaggi lontani», spiega l'architetto. «Il punto di vista volge verso l'esterno, distante, come se si camminasse attraverso una foresta di pini».
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