Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per gli interventi di efficientamento energetico passano al 50%. E' una delle misure inserite nel Decreto sviluppo, approvato dal Governo Monti. Un pacchetto cospicuo di provvedimenti per la crescita e tra queste misure corpose per rilanciare il settore edile.
Anche le detrazioni fiscali sono inserite nel "pacchetto" come stimolo allo sblocco del settore. Si stima che le minori entrate dello Stato, in termini Irpef e Ires, saranno compensate dal maggior gettito di imposte, conseguenza diretta della maggiore incentivazione a realizzare lavori edilizi volti alla ristrutturazione e all'efficientamento energetico. Lavori che dunque dovrebbero crescere in numero. Probabilmente il sistema incentiva ora in maniera più incisiva la richiesta della fattura, diventando uno strumento utile anche per ridurre il sommerso tra le imprese.
Aggiornamento del 26 giugno 2012
Il Decreto Legge Sviluppo (n. 83 del 22 giugno 2012) è pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L'articolo relativo all'aumento delle detrazioni (art.11) non ha subito modifiche rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri del 15. Dunque nessuna modifica rispetto alle novità analizzate, che sono già in vigore.
Aggiornamento del 10 luglio 2012
Decreto Sviluppo: detrazione del 50% per le ristrutturazioni in corso. La detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie si applica anche ai lavori in corso se le spese sono sostenute dopo l'entrata in vigore del decreto Sviluppo, occorre «far riferimento al criterio di cassa». E' quanto ha chiarito il Ministero dell'Economia in un'interrogazione parlamentare. La risposta del Ministero ha anche affrontato la questione del limite di spesa specificando quando riferirsi al tetto dei 48.000 e quando a quello maggiorato di 96.000 euro.
Detrazione per ristrutturazioni edilizie
Grandi aspettative sono generate da un incremento significativo della detrazione Irpef per le ristrutturazioni edilizie che passa dal 36 al 50%. Non solo, anche l'importo massimo subisce un rialzo e arriva a 96mila euro per unità immobiliare (attualmente è 48 mila). L'estensione degli incentivi fiscali ha però durata limitata, varrà infatti per le spese di ristrutturazione documentate e sostenute nel periodo compreso tra l'entrata in vigore del decreto ed il 30 giugno 2013.
Dopo tale data, la detrazione ritornerà al 36%. Si ricorda infatti che l'incentivo è diventato strutturale e inserito nel TUIR (Testo Unico sulle Imposte dei Redditi - art. 16 bis) in seguito all'emanazione del decreto Salva Italia. Restano gli stessi sia gli interventi ammessi alla agevolazione che le regole per usufruirne, compresa la ripartizione della detrazione in 10 rate annuali.
Detrazioni per interventi di efficientamento energetico
Da quanto si legge nella bozza di decreto, la questione che riguarda gli incentivi per gli interventi di efficientamento energetico è abbastanza articolata. In merito gli interventi posti in opera dal Governo sarano due.
Uno riguarda l'attuale bonus del 55% e i relativi interventi ammessi, in sintesi: riqualificazione energetica degli edifici esistenti, purché si realizzi un risparmio annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale pari almeno al 20%; interventi sull'involucro, con rispetto dei valori di trasmittanza definiti dalla legge; installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. (artt. 344 - 347, legge 296/2006).
La seconda azione interviene sulla detrazione, ormai strutturale, del 36%, inserita nel TUIR (art. 16 bis, comma 1, lettera h) e tenuta bloccata dallo stesso fino al 31 dicembre 2012. Un incentivo che riguarda tutte le spese per la realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego di rinnovabili. Una categoria ben più ampia della precedente perché non vincolata alla quota di risparmio energetico del 20%, né ai valori di trasmittanza da rispettare.
Nel primo caso, ovvero per gli interventi definiti dall'art.1 commi 344-347 della legge 296/2006, attualmente ammessi alla detrazione del 55% e sopra elencati brevemente, non ci sarà variazione fino al 31 dicembre 2012. Quindi continueranno a godere dell'incentivo del 55%. Mentre dal 1 gennaio 2013 fino al 30 giugno 2013 per i medesimi interventi la detrazione scenderà al 50%.
Quanto alla seconda azione, il decreto sblocca anche la detrazione strutturale del 36% per quella classe più ampia di interventi di qualunque tipologie e che realizzino un qualunque valore di risparmio energetico, come detto bloccata dal TUIR fino al 31 dicembre 2012. In maniera retroattiva, infatti, il decreto Sviluppo anticipa la possibilità di usufruire di tale detrazione, e l'anticipa al 1 gennaio 2012. E, anche per questa più ampia categoria di interventi, riserva l'innalzamento dal 36 al 50% per il periodo 1 gennaio 2013 - 30 giugno 2013.
di Mariagrazia Barletta architetto
IN SINTESI:
Detrazione per ristrutturazioni edilizie
- Fino all'entrata in vigore del DL il bonus resta del 36% - limite massimo di spesa: 48 mila euro.
- Dall'entrata in vigore del DL fino al 30 giugno 2013 il bonus passa dal 36 al 50% - limite massimo di spesa: 96 mila euro.
- Dopo il 30 giugno 2013 il bonus ritorna al 36% ed limite massimo di spesa a 48 mila euro.
Detrazioni per interventi di efficientamento energetico
- Fino al 31 dicembre 2012 gli interventi che attualmente godono della detrazione del 55%, continueranno a usufruirne in maniera invariata, con tetti di spesa che variano a seconda degli interventi, così come avviene adesso. Dalla entrata in vigore del decreto fino alla stessa data si aggiunge la possibilità di ottenere una agevolazione, in misura ridotta - pari al 36% - per quei lavori che pur non rientrando nei limiti di trasmittanza e di risparmio energetico previsti attualmente dalla legge del 55%, attuano comunque un efficientamento energetico. Per questi ultimi il tetto di spesa sarà di 96mila euro.
- Dal 1 gennaio 2012 fino al 30 giugno 2013 tutti gli interventi di riqualificazione energetica, che rispetteranno o meno, il limite di risparmio del 20% o i valori di trasmittanza, potranno godere della detrazione del 50% delle spese. Con tetto pari a 96mila euro per gli interventi di efficientamento che non rispettano i valori predetti; con tetti di spesa variabili, uguali a quelli previsti dall'attuale normativa, per gli interventi attualmente ammessi alla detrazione del 55%.
- Dopo il 30 giugno 2013, se non vi saranno variazioni legislative, esisterà la sola detrazione strutturale del 36% per le spese finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego di rinnovabili (individuate alla lettera h, art. 16 bis comma 1 del TUIR).
Per approfondire:
Schema di Decreto Legge "misure urgenti per la crescita del Paese". Fonte Il Sole 24 Ore.
"Misure per la crescita sostenibile", documento di sintesi dal CdM del 15 giugno 2012.
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