Le conclusioni dei recenti sondaggi condotti da McGraw-Hill e American Institute of Architects, attraverso questionari rivolti ad architetti collegati a studi statunitensi di varie dimensioni, restituiscono un'interessante prospettiva sugli effetti della crisi economica e della recessione ad essa collegata: gli addetti del campo della progettazione considerano concreta la possibilità che a breve si verifichi una drastica riduzione (planetizen.com) del numero di professionisti dotati di competenze specialistiche in campo architettonico.
"Il questionario" che la sezione "Construction" di McGraw-Hill ha proposto "... a 1700 progettisti degli Stati Uniti rivela che circa il 25% degli intervistati prevede una carenza di architetti come risultato della combinazione tra l'uscita di progettisti dalla professione, il pensionamento dei baby boomer, la mancanza di competenze tra gli architetti in cerca di lavoro e il minore talento in fase di sviluppo, in quanto le prospettive di lavoro scoraggiano gli studenti dall'ingrsso nel settore" (archrecord.construction.com).
L'analisi statistica promossa dall'AIA, elaborata a partire dalle interviste a 448 dei suoi membri, conferma il generale arretramento del comparto in cui operano gli architetti americani: se il 15% del campione interrogato ha riferito di essere stato licenziato in seguito alla crisi dallo studio in cui lavorava e di avere cambiato settore di impiego, la quasi totalità (94%) ritiene che "l'economia renderà dificile trovare lavoro per gli studenti di architettura" (vectorworking.com).
Nell'ambito dei timori per la carenza di figure qualificate, che dovrebbe raggiungere il culmine entro il 2014 (planetizen.com), emerge una "particolare preoccupazione per la mancanza di lavoratori con competenze legate alla progettazione sostenibile - un segmento dell'industria in rapida crescita"(archrecord.construction.com).
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