Il nome di Sou Fujimoto si è aggiunto di recente alla serie di progettisti che la Serpentine Gallery ha coinvolto dal 2000 a oggi nella realizzazione di una struttura per mostre ed eventi aperti al pubblico nel periodo estivo (worldinteriordesignnetwork.com): il padiglione della Serpentine nel 2013 porterà la firma dell'architetto nato a Hokkaido (Giappone) quarantunno anni fa (designersandbooks.com), autore di diverse residenze private, tra cui la Final Wooden House, che gli è valsa la vittoria al World Architecture Festival 2008 (designersandbooks.com), e di edifici istituzionali quali il Musashino Art University Museum and Library di Tokyo (serpentinegallery.org).
Nei giorni scorsi la galleria d'arte, situata a Kensington Gardens (Londra), ha diffuso le prime immagini dell'opera ideata da Fujimoto, una "delicata struttura reticolare... composta da pali di acciaio da 20 mm", con "una leggerezza e un aspetto semitrasparente che le consentirà, simile a una nuvola, di confondersi con il paesaggio" (serpentinegallery.org). Lo spazio destinato ad accogliere i visitatori sarà definito dall'incastro di più di 20.000 elementi tramite 9.000 nodi, in un telaio esteso su circa 350 metri quadrati di superficie e integrato con dischi di policarbonato (worldinteriordesignnetwork.com).
L'indagine sul rapporto tra costruzioni e organismi naturali è alla base dello schema per il padiglione 2013, come ha chiarito lo stesso Fujimoto: "... propongo un paesaggio architettonico; un terreno trasparente che incoraggi le persone a interagire con esso e a esplorare il sito in modi diversi. All'interno del contesto bucolico di Kensington Gardens, ravviso il verde vivido della flora circostante intrecciata insieme con una geometria costruita. Verrà creata una nuova forma di ambiente, in cui la natura e i manufatti dell'uomo si fondono; non solamente architettonico né esclusivamente naturale, ma un unico prodotto dall'incontro tra i due" (serpentinegallery.org).
Nato nel 1971, Fujimoto è il più giovane (serpentinegallery.org) tra gli architetti di fama mondiale che negli anni sono stati invitati a cimentarsi con l'esercizio di stile della Serpentine Gallery: Zaha Hadid (2000), Daniel Libeskind (2001), Toyo Ito (2002), Oscar Niemeyer (2003), Alvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura (2005), Rem Koolhaas (2006), Olafur Eliasson and Kjetil Thorsen (2007), Frank Gehry (2008), Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa / SANAA (2009), Jean Nouvel (2010), Peter Zumthor (2011), Herzog & de Meuron e Ai Weiwei (2012).
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