Saranno i primi tralicci d'autore mai visti nel mondo dell'energia elettrica. Sorgeranno alle porte di Firenze, sul territorio di Scandicci dopo la centrale di Casellina, firmati dal prestigioso architetto inglese, lord Norman Foster.
Strutture agili ed aeree, ben diverse dai normali antiestetici e pesanti piloni, che l'Enel ha deciso di sperimentare per la prima volta qui per poi utilizzarli, se sarà necessario, anche in altre parti d'Italia. (vedi scheda)
A dare il via all'esperimento è stata l'ormai famosa battaglia contro il gigantesco elettrodotto sciupacolline, quello che con enormi tralicci issati accanto a pievi e ville, dal '97 deturpa le colline di Giogoli, Coleramole e dell'Impruneta. Una battaglia, condotta dagli abitanti e dai sindaci dei due Comuni, Giovanni Doddoli e Maria Capezzuoli, che alla fine ha convinto l'Enel a demolire e ricostruire su un percorso diverso i circa sei chilometri di elettrodotto da 380 kv tra le centrali di Casellina e di Tavarnuzze.
Di ieri la firma dell'accordo tra Doddoli e il responsabile territoriale di Terna, la società dell'Enel per gli elettrodotti, l'ingegner Alberto Giorgi. I 21 tralicci nel Comune di Scandicci saranno demoliti a inizio 2004 e ricostruiti entro il giugno 2005 a valle delle colline, più bassi di 20 metri, e a una terna invece che a due in modo che, dovendo sostenere non più due ma una sola linea elettrica, posano essere più piccoli. Di questi, 9 saranno quelli di Foster.
Verranno costruiti nel tratto pianeggiante tra Casellina e villa il Diluvio perché non sono adattabili ai percorsi più tortuosi del tratto collinare. E soprattutto perché così saranno visibili, anche dall'autostrada. Si tratta di tralicci già testati nel laboratorio Enel di Guasticce, trovati perfettamente funzionali e già messi in produzione.
(i.c.)
Repubblica, cronaca di Firenze 29/03/2003
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