Il bonus per l'efficientamento energetico passa dal 55 al 65%. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che, oltre a recepire la direttiva europea 2010/31 sulla prestazione energetica nell'edilizia, potenzia la detrazione del 55%, anche se per un periodo di tempo limitato.
La detrazione dopo il 30 giugno doveva passare al 36%, con il decreto viene innalzata al 65% fino al 31 dicembre 2013. Se gli sgravi per interventi di risparmio energetico nelle abitazioni private hanno ottenuto una proroga di 6 mesi, maggior tempo viene invece concesso ai condomini. Infatti le ristrutturazioni importanti che riguardano l'intero edificio usufruiranno del nuovo bonus maggiorato fino al 31 dicembre 2014.
La detrazione continuerà ad essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Questo è quanto emerge dal comunicato di fine seduta del CdM. Lo stesso comunicato non accenna affatto alla detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, anche se il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, alla fine della seduta di Palazzo Chigi, ha affermato sul suo profilo Twitter: «Ok a sgravi fiscali del 50% per ristrutturazioni, mobili e antisismica e del 65% per gli ecobonus». Sembrerebbe dunque che il bonus sia stato ampliato anche all'acquisto di mobili.
Aggiornamento del 6 giugno 2013
E' stato pubblicato il Decreto legge, in vigore già da oggi. La pubblicazione è sulla Gazzetta Ufficiale n.130 del 5 giugno 2013. La novità è che la detrazione maggiorata al 65% si applica alle spese sostenute dall'entrata in vigore del decreto e dunque da oggi e non a partire dal 1° luglio. Una novità rilevante che invece non era presente nella bozza di decreto circolata prima della sua pubblicazione in GU.
Recepimento della direttiva 31/2010
Il decreto introduce inoltre le disposizioni europee della direttiva 2010/31 non ancora recepite, evitando così le sanzioni della già avviata procedura di infrazione. In particolare viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica che tenga conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio e degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda.
Fissati anche i requisiti minimi di prestazione energetica da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, da aggiornare ogni 5 anni. Infine è stata messa a punto una strategia nazionale per incrementare gli edifici cosiddetti "ad energia quasi zero". il Piano nazionale comprenderà - si legge nel comunicato - l'indicazione del modo in cui sarà applicata la definizione di "edifici ad energia quasi zero" e «fisserà gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015».
Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero, mentre gli edifici di nuova costruzione di proprietà delle Amministrazioni pubbliche e da loro occupati, dovranno rispettare gli stessi criteri energetici a partire dal 31 dicembre 2018.
di Mariagrazia Barletta architetto
Per approfondire:
Consiglio dei ministri n. 6 del 31 maggio 2013, comunicato stampa di fine seduta.
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