Opengap annuncia i vincitori del concorso M.ART 2013, lanciato dalla piattaforma spagnola per raccogliere idee per la progettazione di un mercato di arti e mestieri. Ripensare all'idea di mercato come spazio per il commercio, valorizzando il lavoro manuale e rafforzando il legame diretto tra l'artista-artigiano ed il cliente: questo il tema con cui si sono confrontati i partecipanti. I progetto si sono sforzati di ricercare un nuovo carattere per i mercati urbani attraverso strutture flessibili ed adattabili a diverse condizioni.
Le idee più innovative e rispondenti alle richieste del bando, quelle del team composto da Zuhal Kol (Turchia) e Carlos Zarco Sanz (Spagna). A decretare i vincitori una giuria di cui hanno fatto parte gli architetti: Alejandro Guerrero, Jorge Rivera, Juan López Vergara Newton.
I giudizi della giuria
Primo premio
Zuhal Kol (Turchia) e Carlos Zarco Sanz (Spagna)
«La proposta risolve la tematica del concorso in maniera molto schietta e rischiosa, riprendendo una architettura in disuso e reinterpretandola. E' molto interessante il modo in cui il progetto riesce a inserire in un involucro alcuni elementi caratteristici, tralasciandone altri, senza perdere il carattere tipico del mercato. Di valore anche il modo in cui viene risolta e si potenzia la relazione con il contesto, insieme all'uso dell'edificio come spazio pubblico. A partire da una struttura esistente si generano nuovi spazi intermedi molto interessanti e ben riusciti».
Secondo premio
Victor Bouman Casas, Pol Mercadé Armengol (Spagna)
«Al di là della soluzione plastica e dell'uso di contenitori, la forza di questa proposta consiste nella sua capacità di sfidare l'attuale sistema di vendita, mettendo in crisi la catena del consumo e dando all'artigiano un luogo di lavoro rinnovato, che gli permette di portare il prodotto direttamente al consumatore finale. Il progetto propone una sorta di quartiere artigiano fluttuante, che trasportato da una barca cambia contesto costantemente».
Terzo premio
Inés Antón Losada, Marta Antón de Zafra (Spagna)
«Da un elemento comune e poco costoso, la proposta raggiunge un elevato grado di qualità spaziale. Attraverso la disposizione dei moduli il progetto giunge ad una gestione magistrale dello spazio libero, caratterizzata dalla presenza di spazi interstiziali. Il progetto denota un elevato grado di lavoro dell'autore e la qualità grafica della proposta è indiscutibile».
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