La Corte dei Conti pubblica il risultato del controllo della gestione finanziaria di Inarcassa, relativamente all'anno 2012. I risultati sono positivi: il conto economico evidenzia un «avanzo di esercizio» di 745milioni di euro. Secondo gli indicatori presi in considerazione, la Cassa gode di «buona salute».
Dalla relazione si legge che lo studio e l'approvazione della Riforma del 2013 hanno contribuito a innalzare i compensi degli organi collegiali di circa 1milione di euro. In aumento gli iscritti.
I conti
Nel 2012, nonostante non fosse ancora in vigore la nuova riforma contente un rilevante aumento dei minimi, le entrate contributive sono crescite del 23,78%, a causa dell'aumento della aliquota del contributo soggettivo (passato del 11,50 al 12,50%) e dell'aumento di due punti dal 2% al 4% del contributo integrativo.
Con l'acquisto di un immobile a Milano, il Fondo immobiliare Inarcassa RE ha continuato ad investire. Al 31 dicembre 2012 - si legge nella relazione - il patrimonio immobiliare del Fondo risulta pari a 197 milioni di euro per una superficie commerciale di oltre 69.000 mq. Mentre, nel 2012, il valore contabile del patrimonio immobiliare risulta pari a 701,9 milioni di euro.
La Corte dei Conti passa in rassegna anche la Riforma del 2013, mettendo in evidenza che prima dell'aumento, i contributi minimi «si collocavano ai livelli più bassi nel panorama delle Casse». E che la riforma delle entrate è servita per «consentire un "ritorno" pensionistico comunque superiore alla pensione sociale del sistema pubblico».
Alcuni numeri
Compensi degli organi
Il numero dei delegati eletti è passato dai 219, del precedente quinquennio, ai 227 del quinquennio 2010-2015. Quanto ai compensi degli organi collegiali (Presidente, Assemblee provinciali degli iscritti, Comitato nazionale dei delegati, Consiglio di amministrazione, Giunta esecutiva, Collegio dei revisori dei conti) la relazione mostra nel 2012 un aumento dei costi pari ad 1,1 milioni di euro rispetto al 2011. Si passa infatti dai 4milioni di euro per i compensi del 2011 ai 5,1milioni del 2012.
«Tale andamento - si legge nella relazione - è connesso al maggior numero di riunioni e di giornate del Comitato Nazionale dei Delegati, necessari per lo studio e l'approvazione della Riforma del sistema previdenziale Inarcassa. I dati sono comprensivi degli emolumenti e delle indennità spettanti agli amministratori e ai componenti del Collegio dei Revisori dei conti, dei gettoni di presenza e i rimborsi spese per le riunioni degli organi collegiali, degli oneri per le riunioni dei Comitati ristretti e delle Commissioni».
Gli iscritti
Gli iscritti sono in continuo aumento, si passa dai 149mila professionisti del 2009 ai 164mila del 2012, di cui circa 89mila sono architetti (il 54%). Nel quadriennio 2008-2012, gli iscritti alla Cassa, e dunque i liberi professionisti, o presunti tali, sono aumentati in misura maggiore rispetto ai dipendenti e cioè a coloro che risultano iscritti all'Albo ma non alla Cassa. I primi hanno fatto registrare un incremento del 14,51%, mentre i non iscritti sono aumentati del 6,21%.
Nel 2012, infatti, il numero degli architetti ed ingegneri iscritti all'Albo professionale è stato di 386.975 unità (151.214 architetti e 235.761 ingegneri). Di questi, i liberi professionisti iscritti ad Inarcassa (compresi i pensionati contribuenti) hanno raggiunto quota 58,8% per gli architetti e 32,1% per gli ingegneri.
Emergono, inoltre, significative differenze tra le due categorie di professionisti: gli ingegneri iscritti all'Albo che hanno esercitato la libera professione sono stati il 32,1%, contro il 58,8% degli architetti. In crescita le donne, che nel 2012 rappresentano il 38,22% degli iscritti.
di Mariagrazia Barletta
» Relazione della Corte dei Conti
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