Da oggi gli architetti e gli ingegneri che prevedono di avere un reddito 2014 inferiore a 15.690 euro, potranno richiedere di versare un contributo soggettivo inferiore al minimo, calcolato in percentuale al reddito professionale. Gli interessati che intendono aderire, dovranno inviare una richiesta in via telematica, accedendo al menu "Agevolazioni" dalla propria posizione su Inarcassa On line. Per esercitare l'opzione c'è tempo fino al 31 maggio. L'apposito applicativo sarà disponibile dal 28 aprile, anche se, per ora, non è ancora funzionante.
Il contributo soggettivo sarà calcolato nella misura del 14,5 per cento del reddito prodotto. Ad esempio chi nel 2014 avrà un reddito professionale netto dichiarato ai fini dell'Irpef pari a 10mila euro, anziché corrispondere alla Cassa un minimo di 2275 euro, a dicembre 2015 verserà 1450 euro. Al conto del 2014 vanno comunque aggiunti il contributivo, pari a 670 euro e il contributo di maternità di 83 euro.
Sono esclusi dall'agevolazione i pensionati e i giovani professionisti che versano importi ridotti. La nuova norma, ormai assimilata nel Regolamento generale di previdenza 2012 (art. 4 comma 3) prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni - anche non continuativi - nell'arco della vita lavorativa. Resta aperta, per i 5 anni successivi, la possibilità di integrare gli importi dovuti in modo da assicurarsi l'anzianità previdenziale completa relativa all'anno o agli anni in cui si è deciso di derogare al minimo soggettivo. L'onere viene calcolato applicando il Regolamento Riscatti.
Nel caso in cui sia stata inviata richiesta di agevolazione, ma la previsione per il 2014 sia sbagliata e dunque il reddito sia pari o superiore a 15.690 euro, in fase di conguaglio (dicembre 2015) sulle quote di contributo minimo soggettivo non versate alle scadenze di pagamento previste sono dovuti gli interessi, calcolati in base alle variazioni del tasso BCE maggiorato di 4,5 punti.
di Mariagrazia Barletta
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