È stato pubblicato il decreto interministeriale con i modelli «semplificati» da applicare ai piani di sicurezza per i cantieri. Il provvedimento, emanato dal Ministero del Lavoro insieme ai ministeri delle Infrastrutture e della Salute, contiene i modelli da poter adottare per redigere i Piani operativi di sicurezza (POS), i Piani di sicurezza e coordinamento (PSC), il fascicolo dell'opera e i Piani sostitutivi dei PSC (PSS).
I piani per la sicurezza cosiddetti «semplificati» erano previsti da tempo. Il decreto «del fare» (DL 69/2013) aveva introdotto alcune novità per la conduzione dei cantieri temporanei e mobili. In particolare il provvedimento (art. 32), aggiungendo il nuovo articolo 104-bis al Titolo IV del DLgs 81/08, programmava l'adozione dei modelli sia per i piani di sicurezza (POS, PSC, PSS) che per il fascicolo dell'opera.
La semplificazione appare fittizia. Restano infatti da applicare integralmente le previsioni di cui al Titolo IV. Inoltre i contenuti minimi dei piani continuano ad essere quelli fissati dagli allegati al TU. Contenuti che non potevano e non vengono ridotti dai nuovi modelli. In definitiva non ci saranno sconti. L'utilizzo, inoltre, dei modelli pubblicati non è obbligatorio.
Imbrigliare la valutazione di un tecnico della sicurezza in schemi preconfezionati ha poco senso, giacché una buona valutazione non può prescindere dalla specificità del particolare cantiere. All'emanazione del decreto «del fare» il provvedimento fu presentato come una semplificazione, ma nulla cambia per il professionista e per il suo committente.
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