I migliori interventi di riqualificazione sostenibile in Italia sono firmati dall'architetto Anna di Girolamo di Beni Stabili e da Giovanni Fabris di Welldom. REbuild, la convention nazionale per la riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari, che si è tenuta a Riva del Garda (25-26 settembre), assegna loro la palma d'oro rispettivamente nelle sezioni: "Terziario" e "Residenze". Lo scopo del premio è mostrare l'abilità di architetti e progettisti del nostro Paese, insieme alle migliori pratiche di riqualificazione sostenibile del patrimonio esistente.
«Questi progetti sono il meglio della riqualificazione italiana», così introduce il premio REbuild 2014 Julia Ratajczak dell'istituto Fraunhofer Innovation Engineering Center, l'ente ideatore insieme ad Habitech della prima competition europea tra edifici riqualificati in maniera sostenibile.
Ad aggiudicarsi il "nobel" della riqualificazione per la sezione "Terziario" è l'architetto Anna di Girolamo con il progetto San Nicolao, un complesso immobiliare a Milano, risalente agli anni '60, completamente riqualificato, con eccellenti prestazioni.
Per la categoria "Residenze" a portare a casa il premio è il progettista Giovanni Fabris, del general contractor Welldom con il progetto Ca' Spineda: un'antica casa padronale a Montebelluna, in provincia di Treviso, oggetto di un intervento di restauro conservativo, che ha permesso di recuperare Ca' Spineda nella sua totalità, nel rispetto della tradizione del luogo e dotando le unità residenziali di comfort abitativi di altissimo livello. Il progetto di Fabris, secondo l'architetto Belfiore, uno dei membri della giuria: «mostra negli esterni un restauro corretto, di buona professionalità e sensibilità culturale, anche per l'architettura del verde».
Quest'anno sono state inoltre selezionate cinque menzioni d'onore tra i numerosi progetti ricevuti: efficienza energetica (studio Specialedil), sostenibilità ambientale (Agenzia CasaClima), comfort e qualità costruttiva (Lombardini 22, già vincitore del premio REbuild 2013), sostenibilità economica (R&S Engineering), sostenibilità sociale (studio ADBR).
Anna di Girolamo - settore "Terziario"
A vincere il premio è il progetto di riqualificazione dell'edificio di proprietà di Beni Stabili Siiq situato a Milano in Piazza Cadorna 3.
L'edificio è collocato in una posizione strategica, in uno dei salotti storici più significativi di Milano. L'edificio, originario degli anni '60, è costituito da 3 corpi di fabbrica di altezza diversa che sono collegati tra loro in modo da risultare un unico corpo dal punto di vista funzionale e estetico.
L'involucro esistente, segnava una discontinuità rispetto al tessuto urbano circostante e lo squilibrio tra vuoti e pieni era sottolineato ancora di più dalla struttura in acciaio e vetro che non dialogava con l'intorno. Beni Stabili Siiq ha voluto liberarsi del concetto di edificio "alla moda" e privilegiare invece l'importanza della tradizione architettonica italiana rivisitando il progetto in chiave fortemente sostenibile e per farlo si è avvalsa della collaborazione dello Studio Progetto CMR. Tutto questo nel rispetto del contesto degli edifici già esistenti e dell'insieme.
L'intervento si è concentrato sia sull'involucro dell'edificio che sugli impianti. Gli interventi hanno ottenuto la riduzione dei consumi per climatizzazione, illuminazione e acqua potabile, consentendo a un edificio che era classificato in classe G di essere posizionato in classe A con un valore di EPh pari a 5,62 kWh/m3a.
La realizzazione del tetto verde, contribuisce all'abbattimento delle polveri sottili, al raffreddamento delle temperature circostanti l'abitato, alla produzione di ossigeno e alla regolazione dell'umidità atmosferica.
A questo si aggiungono le geometrie della facciata che sono caratterizzate da una finitura di biossido di titanio, che sull'esterno dell'involucro, in presenza della luce, attiva un processo di fotocatalisi fortemente ossidativo che porta alla decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche inquinanti che entrano a contatto con le superfici e determinano la purificazione dell'aria intorno. Il funzionamento del processo imita quello della fotosintesi clorofilliana.
Giovanni Fabris - settore residenziale
Il progetto del restauro conservativo di Ca' Spineda, villa padronale del XVI secolo situata a Montebelluna in provincia di Treviso, è stato condotto da Welldom (general contractor), fondata da Giovanni Fabris. La villa, costruita nel 1560 da una nobile famiglia trevigiana, è una tipica casa patrizia veneta di collina con 2.650 mq di proprietà e 1.800 mq di giardino alla pendici del Montello.
Mantenere il carattere originario della casa, coniugandolo con soluzioni costruttive all'avanguardia e ispirate al principio della sostenibilità ambientale, sono state le azioni guida. Sono state mantenute, dove possibile, tutte le finiture parietali esistenti, intervenendo solo laddove necessitassero di un rifacimento o di una aggiunta.
L'impianto termico è centralizzato. Ha previsto l'installazione di una pompa di calore e di pannelli radianti a parete, i quali, funzionando a bassa temperatura, consentono risparmi energetici e la piena ottimizzazione del rendimento stagionale, con la possibilità di riscaldare e rinfrescare. Anche per l'impianto termico è stata posta la massima attenzione alle modalità più attuali che la tecnologia offre e che sposano al meglio la filosofia che caratterizza tutto l'intervento: al primo posto la salute di chi abita la casa, salvaguardata attraverso la scelta di materiali naturali tecnologicamente avanzati.
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