In Commissione Ambiente alla Camera viene approvato all'unanimità un emendamento al DDL di Stabilità che proroga il bonus del 65 per cento per gli interventi antisismici e di messa in sicurezza statica a tutto il 2015.
Per la detrazione, che spetta per interventi su edifici ricadenti in zone sismiche ad alta pericolosità (classificate con i numeri 1 e 2 dall'ordinanza PdCM 3274/2003), era prevista una riduzione. Il bonus doveva infatti passare al 50 per cento terminato il 2014.
Con la conversione del DDL di Stabilità 2015 si tenta di prorogare il bonus ancora di un anno conservandolo nella misura del 65 per cento. Il tetto di spesa resta di 96mila euro per unità immobiliare, per una spesa massima detraibile di 62.400 euro (65% di 96mila) da ripartire in 10 rate annuali.
«Per uscire dalla crisi il rilancio dell'edilizia di qualità, legata al risparmio energetico, alla sicurezza, alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e a progetti di qualificazione delle città è determinante. Come dimostrano i risultati del credito di imposta e dell'ecobonus degli anni recenti», afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera.
«Su questo fronte - continua - è poi necessario un coordinamento molto più forte tra ministeri e istituzioni coinvolti. In particolare sulla questione del risparmio energetico sarebbe molto utile l'istituzione di una Struttura di missione ad hoc presso la Presidenza del Consiglio, in analogia a quanto fatto per il dissesto idrogeologico e la depurazione delle acque».
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