A Milano il design e l'arte incontrano la solidarietà. Lo scopo: creare un nuovo spazio di accoglienza per i poveri, un refettorio che con la sua bellezza sottolinei il diritto di ogni persona alla vita dignitosa. È questo il progetto che sta prendendo forma grazie alla creatività italiana. Nel quartiere Greco, un ex-teatro degli anni Trenta, annesso alla parrocchia di San Martino, si trasformerà in un refettorio gestito dalla Caritas Ambrosiana e che nei primi mesi di EXPO 2015 ospiterà 40 tra i i più famosi chef. A loro sarà affidato il compito di creare ricette utilizzando le eccedenze della grande esposizione.
Il progetto affidato al Politecnico di Milano. © Caritas Ambrosiana
Un progetto che mette insieme il Politecnico di Milano, 4 grandi artisti e celebri firme del design, le quali hanno accettato di ideare i tavoli su cui saranno serviti i pasti. Le copie vengono battute all'asta da Sotheby's il 16 dicembre a Palazzo Broggi a Milano. Il ricavato andrà alla Caritas Ambrosiana e servirà per sostenere l'attività della mensa solidale. L'idea nasce dal regista Davide Rampello e dallo chef Massimo Bottura che hanno poi coinvolto la Diocesi di Milano e la Caritas Ambrosiana.
L'intervento di restauro e rifunzionalizzazione è affidato al Politecnico di Milano e prevede la realizzazione di una cucina professionale, di un ampio salone centrale con tavoli da otto posti ciascuno, progettati da celebri autori del design internazionale. Gli interni e gli esterni saranno impreziositi dalle opere di esponenti di spicco dell'arte contemporanea italiana. All'ingresso, un portale alto più di 5 metri progettato da Mimmo Paladino, affiancato da una scritta al neon «No more excuses» di Maurizio Nannucci. All'interno, un grande affresco di Alessandro Cucchi e un'opera ispirata al tema del pane di Carlo Benvenuto.
Tavolo firmato da Antonio Citterio. © Caritas Ambrosiana
Tavolo progettato da Antonio Citterio. © Marco Scarpa
Tavolo progettato da Aldo Cibic. © Marco Scarpa
Il refettorio aprirà tra maggio e luglio 2015 per diventare spazio di condivisione e luogo di incontro tra solidarietà e arte. «Rappresenterà - spiegano dalla Caritas - uno spazio in cui la bellezza dell'atto dell'offerta di cibo e conforto si manifesti in un'atmosfera valorizzata dal meglio della produzione di arte e di design italiani contemporanei. I poveri hanno diritto a una vita dignitosa e il Refettorio li ospiterà in un luogo buono e bello: buono perché solidale, ma anche bello perché la bellezza crea relazioni e dialogo, oltre che emozioni».
La Chiesa Ambrosiana gestirà il nuovo spazio al termine di EXPO e non sarà solo un refettorio, ma anche un luogo per incontri culturali e di educazione alimentare e artistica per tutto il quartiere e la città di Milano.
Quindici i designer di spicco che hanno offerto il loro contributo all'iniziativa, progettando i 13 tavoli: Mario Bellini, Pierluigi Cerri con Philippe Casens, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Terry Dwan, Giulio Iacchetti, Piero Lissoni, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Franco e Matteo Origoni, Italo Rota, Patricia Urquiola.
Tavolo firmato da Terry Dwan. © Marco Scarpa
Tavolo di Pierluigi Cerri con Philippe Casens. © Marco Scarpa
I tavoli sono stati prodotti in serie limitata dall'azienda Riva1920. In tutto 65 pezzi battuti da Sotheby's.
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