«Il nuovo regime dei minimi delineato nella legge di Stabilità in approvazione al Senato comporterà un incremento della tassazione dei redditi dei giovani professionisti stimata intorno al 500%», lo afferma in una nota Confprofessioni Lazio, specificando che «a parità di reddito i professionisti under 40 passeranno da un'aliquota media del 5% ad una del 22,48% per l'area tecnica, del 23,77% per l'area economico-sociale, del 24,58% per l'area sanitaria e del 25,11% per l'area giuridica».
Considerazioni, queste ultime, che riguardano tutti quei professionisti che, indipendentemente dall'età, non potranno più godere o non rientrano nel regime di vantaggio del 2012 con imposta sostitutiva al 5 per cento e che non potranno usufruire del regime forfettario messo a punto dalla legge di Stabilità (imposta al 15 per cento). Le imposte incrementeranno, dunque, non solo per i giovani professionisti, ma per tutti coloro che si troveranno a passare dall'imposta al 5 per cento alla tassazione derivante dal regime ordinario.
Confprofessioni Lazio ha elaborato i dati dell'Adepp, l'associazione degli enti previdenziali privati, focalizzando l'attenzione, però, sugli under 40 e riscontrando che i relativi redditi medi «si attestano su livelli compatibili con l'attuale regime dei minimi (30.000 euro) ma ben al di sopra dei limiti previsti dal nuovo regime (15.000 euro)».
«È evidente che l'inasprimento dei limiti per accedere al regime dei minimi previsto per autonomi e professionisti - commenta Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio - spingerà inevitabilmente fuori dal mercato oltre 300mila giovani professionisti».
«Non si comprende - conclude Dili - perché mentre a parole il Governo dichiara di voler puntare su giovani, competenze e qualificazione professionale, nei fatti si finisce per affossare proprio uno dei comparti più giovani, innovativi e dinamici del mercato del lavoro italiano».
Secondo le elaborazioni di Confprofessioni per un professionista di area tecnica con un reddito di poco più di 18mila euro, la nuova tassazione comporterà un aggravio di 265 euro al mese (cfr le tabelle).
Per approfondire: www.confprofessioni.eu
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