La ricostruzione dell'arena del Colosseo può «offrire un'ulteriore opportunità di comprensione e fruizione, rendendo visitabili anche gli ambienti sotterranei ed ospitando iniziative culturali compatibili con la corretta conservazione del monumento». A dirlo è la commissione di esperti designati dal MiBACT e da Roma Capitale con il compito di elaborare proposte per la valorizzazione e la tutela dell'Area Archeologica Centrale di Roma. Si tratta di un'area inclusa nel quadrilatero costituito da Piazza Venezia, Fori Imperiali, Colosseo, Colle Oppio, Campidoglio-Teatro di Marcello, Foro Romano, Palatino e Circo Massimo.
La commissione paritetica, presieduta da Giuliano Volpe e composta da Michel Gras, Tiziana Ferrante, Adriano La Regina, Eugenio La Rocca, Laura Ricci, Claudio Strinati e Jane Thompson, ha inviato al ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e al sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, la relazione finale riguardo al lavoro svolto nel corso del proprio mandato, terminato il 31 dicembre. La relazione contiene - afferma un comunicato del Ministero - le proposte tecnico-scientifiche su cui il MiBACT e Roma Capitale definiranno le proprie soluzioni.
Il lavoro contiene diverse proposte per migliorare il sistema degli accessi e dei percorsi e per regolare e migliorare i servizi turistici dell'area archeologica urbana, la più grande del mondo. E si sofferma anche sul Colosseo, mettendo in evidenza una serie di problemi, la mancanza di servizi e infine dà un parere positivo alla proposta dell'archeologo Daniele Manacorda, professore di "Metodologia e tecnica della ricerca archeologica" presso l'Università di Roma Tre, di ricostruire l'arena dell'anfiteatro attraverso un piano di calpestio in legno e di realizzare un museo dei sotterranei, riportando il Colosseo all'immagine che aveva fino alla fine dell'Ottocento.
Una proposta che l'archeologo aveva descritto sulla rivista Archeo nel mese di luglio (leggi stralci dell'articolo) e che aveva incontrato il consenso di Dario Franceschini. Ora il consenso viene anche dall'équipe di esperti, secondo la quale l'idea dell'archeologo può giovare alla comprensione e alla fruizione del monumento. Un'ipotesi, dunque, che non contrasta con l'istanza di conservazione.
Le proposte della Commissione sono tante e riguardano l'intero quadrilatero. In particolare si propone di diversificare le possibilità di accesso all'area realizzando un'entrata al Palatino lungo via dei Cerchi, creare punti di sosta e di parcheggio di scambio per i pullman turistici nella zona di S. Maria in Cosmedin ed eventualmente in via di Valle delle Camene eliminando gli stalli di via di S. Gregorio, pedonalizzare via dei Cerchi, aumentare la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali eliminando le barriere architettoniche, migliorandone il decoro e riducendo la fascia carrabile limitandola esclusivamente al solo trasporto pubblico. Al riguardo la commissione prevede una linea circolare elettrica fatta di autobus ad altissima frequenza (via dei fori imperiali, Colosseo, via dei cerchi, piazza Venezia).
Per il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini si tratta di «un grande passo avanti per la realizzazione di quella che sarà la più grande area archeologica urbana del mondo». «Le proposte della Commissione - aggiunge il sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino - vanno finalmente nella direzione di una concreta valorizzazione dell'inestimabile patrimonio storico artistico di Roma, e ne disegnano una più moderna e più completa fruizione, per romani e turisti».
Documento completo della Commissione paritetica MiBACT - Roma Capitale.
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