Al Ministero dell'Istruzione si è insediato l'Osservatorio sull'edilizia scolastica, tornato a riunirsi dopo diciassette anni. Sarà «un luogo di confronto e discussione fra tutte le istituzioni coinvolte, ma anche e soprattutto un luogo di decisione, una sorta di sportello unico dell'edilizia scolastica», ha detto il sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca Davide Faraone.
L'Osservatorio, rinnovato nelle sue funzioni grazie ad un accordo raggiunto a febbraio scorso in Conferenza Unificata, si era riunito per l'ultima volta nel 1998. Partecipano ai lavori, oltre al rappresentante del Miur, rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Presenti, inoltre, rappresentanti dell'Anci (l'Associazione dei Comuni), dell'Upi (l'Unione delle Province) e del Coordinamento delle Regioni.
L'Osservatorio dovrà portare avanti un'azione di semplificazione e connessione delle azioni messe in campo dalle istituzioni coinvolte per rendere più rapida la programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica e la realizzazione delle opere. All'Osservatorio spetta, dunque, un'attività di supporto nella programmazione e attuazione degli interventi di edilizia scolastica, soprattutto con lo scopo di armonizzare l'elaborazione del piano nazionale e dei piani regionali.
«Anche attraverso l'Osservatorio dobbiamo rendere efficaci gli strumenti che esistono già e metterne in cantiere di nuovi». Ha affermato il sottosegretario Faraone, che ha poi posto l'accento sull'importanza dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica, anche questa riavviata di recente.
«Nel corso di quest'anno - ha ricordato Davide Faraone - verranno aperti circa 1.600 cantieri per la messa in sicurezza di plessi scolastici e che rientrano nel capitolo di interventi #scuolesicure. Altrettanti saranno i cantieri di #scuolenuove. Si stimano poi quasi 600 interventi di efficientamento energetico e almeno 100 nuove scuole da realizzare con fondi Inail. Per quanto riguarda il filone #scuolebelle, entro la primavera del 2016, si interverrà per la manutenzione e l'abbellimento di circa 15.000 istituti».
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