Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli di Padova e Treviso sono i vincitori del concorso internazionale per la progettazione di una scuola di musica a Bressanone (Bolzano). A bandirlo era stato il Comune altoatesino che chiedeva di affiancare alla scuola un locale per le prove della banda musicale.
Il team di giovani e promettenti architetti (tutti under 35) investe e trova nei concorsi un importante trampolino di lancio. Nel 2010 si classificano al primo posto nella competizione per la costruzione di nuova biblioteca civica di Bressanone e l'anno successivo occupano di nuovo il primo gradino del podio nel concorso elvetico per l'edificazione di un centro sportivo e di una sala delle feste a Les Bois.
La nuova Piazza Priel ed il giardino di ingresso alla città
Al concorso per la scuola di Musica seguiranno gli incarichi di progettazione, che vanno a sommarsi agli affidamenti scaturiti dalle altre vittorie. «Per quanto concerne i concorsi vinti in passato possiamo ritenerci molto soddisfatti: il progetto svizzero è in cantiere e ad oggi è stato completato tutto il piano interrato; la biblioteca civica a breve riprenderà il corso della progettazione e la scuola di musica da poco vinta ha tempistiche celeri», afferma Michel Carlana.
Inizialmente il team italiano si era classificato al secondo posto ex aequo con lo studio spagnolo ETB di Alessandro Tessari e Matteo Bandiera, anch'essi conosciuti per aver vinto un importante concorso, che riguardava la costruzione di un centro polifunzionale a Sappada (Belluno). I due gruppi di progettisti erano stati invitati a «rivedere i propri progetti per adeguarli meglio alle esigenze della banda musicale e della scuola di musica».
Vista della nuova scuola di musica dal parco Priel
La scuola di musica sarà realizzata, i costi complessivi sono stati stimati intorno ai 7,835 milioni di euro e verranno messi a disposizione in parte dalla Provincia e in parte dal Comune di Bressanone.
Il progetto vincitore
Ad innescare il percorso di progettazione è una riflessione sul ruolo delle istituzioni pubbliche e sulla loro capacità di dar vita a nuove dinamiche urbane. Attrarre la collettività ampliando i luoghi di relazione è una di queste. «La volontà di costruire una scuola che rappresenti la storica istituzione musicale ed il suo essere parte ed esperienza culturale del luogo si traduce in un progetto che si apre alla città attraverso l'accessibilità dei suoi spazi e la presenza di luoghi di incontro», spiegano i progettisti.
Vista degli spazi comuni del piano secondo
Creare una sequenza di stanze con diversi gradi di collettività ed introspezione, diviene l'intento del progetto. Il sito si trasforma così in una sequenza di preziose camere delle meraviglie.
In particolare il progetto della scuola di musica cerca di dare risposta anche a questioni che rientrano nel campo dell'urbanistica. I progettisti lavorano sul contesto e decidono di generare un edificio che serva per aggregare edifici isolati. Una sorta di nuovo elemento cerniera che si accordi alle preesistenze e diventi un'occasione per riorganizzare lo spazio pubblico della città. Per farlo i progettisti si ispirano all'architettura storica del luogo e ad un dispositivo spesso ripetuto nella città di Bressanone, come nelle porte o negli attraversamenti, in cui si aggregano un massa volumetrica e un recinto e dove è costante la presenza di verde. «Questo dispositivo garantiva - spiegano ancora gli architetti - oltre ad una ottimale permeabilità, una presenza "verde" in totale armonia con le logiche paesaggistiche di Bressanone. Attraversare un giardino e lambire una serie di eventi, tra i quali la scuola. Questa la sequenza filmica dell'intervento».
Vista del grande locale prove per 70 musicisti
Come il cortile costituisce il dispositivo urbano della città, allo stesso modo il foyer del nuovo edificio gestisce in maniera separata e distinta le due attività scuola di musica e banda musicale. «L'ingresso diventa un vero e proprio "salotto" capace di separare e, al tempo stesso, connettere i due ambiti; da questo spazio è infatti possibile percepire tutti gli elementi distribuitivi, sia per salire ai piani superiori, sia per scendere alla sala della banda musicale. In caso si voglia invece isolare le diverse attività è possibile compartimentare i vari ambienti nel massimo rispetto delle esigenze specifiche», conclude il team.
Crediti
Progetto
Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli
Collaboratori: Erica Moro, Alessio Oliviero, Alessandro Zotta
Committente: Comune di Bressanone (BZ)
Sito Zona Priel, Bressanone (BZ), Italia
Dati dimensionali 13.000 m3
Profilo
Michel Carlana (1980), Luca Mezzalira (1982) e Curzio Pentimalli (1982) si laureano presso l'Università Iuav di Venezia, dove attualmente svolgono attività di collaborazione e ricerca. Parallelamente all'attività didattica si confrontano con la professione attraverso la partecipazione a concorsi internazionali e commesse nel territorio locale. Per Electa Mondadori hanno curato un volume monografico sullo studio di ingegneria svizzero Conzett Bronzini Gartmann AG.
Tra i principali progetti dello studio, fondato nel 2010, si possono ricordare il progetto "Magic Carpet" vincitore del premio runner-up alla decima edizione del concorso Europan, Montreux, Svizzera, il progetto "Kulturbaum" vincitore del concorso internazionale per la nuova biblioteca civica di Bressanone (BZ), il progetto "Chapeau" vincitore del concorso internazionale per un centro sportivo e ristrutturazione di una sala delle feste a Les Bois, Svizzera e il progetto "Wunderkammer" vincitore del concorso internazionale per la nuova scuola di musica di Bressanone (BZ).
Nel 2011 sono stati selezionati dal premio "New Italian Blood" tra i dieci studi di architettura italiani under 40 più promettenti e nel 2012 dal Premio Young Italian Architects sono stati eletti migliore studio italiano di architettura under 35. Nel 2013 hanno ricevuto il premio città impresa e nel 2014 con il progetto "Sonika" hanno vinto il premio Confindustria "territorio per azioni". Vivono e lavorano tra Padova e Treviso.
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