La Filarmonica a Szczecin (Polonia) dello studio Barozzi-Veiga di Alberto Veiga e Fabrizio Barozzi conquista il Mies van der Rohe Award, il premio dell'Unione europea che dà riconoscimento all'eccellenza concettuale, tecnica e costruttiva in architettura. La Commissione europea e la Fondazione Mies van der Rohe hanno svelato oggi i risultati, alla cerimonia di premiazione presso il Padiglione Mies van der Rohe di Barcellona.
In lizza tra i cinque progetti finalisti, scelti da una rosa di ben 420 candidati, c'erano le cantine Antinori di Archea Associati (Giovanni Polazzi, Laura Andreini, Marco Casamonti and Silvia Fabi) realizzate a San Casciano Val di Pesa (Firenze). A contendersi l'ultima fase della competizione anche il Ravensburg Art Museum, a Ravensburg in Germania, di Arno Lederer, Jórunn Ragnarsdóttir e Marc Oei (studio Lederer Ragnarsdóttir Oei); il Danish Maritime Museum, a Helsingør, in Danimarca, di Bjarke Ingels e David Zahle (BIG - Bjarke Ingels Groupe); il Saw Swee Hock Student Centre a Londra degli irlandesi Sheila O'Donnell, John Tuomey e Willie Carey (O'Donnell + Tuomey).
Filarmonica a Szczecin (Polonia). Barozzi-Veiga - Alberto Veiga, Fabrizio Barozzi. Foto © Simon Menges
Progettata da Barozzi-Veiga, con la collaborazione di Studio A4, la Sala Filarmonica di Szczecin ospita una sala sinfonica per 1000 spettatori, una sala per la musica da camera che può accogliere 200 spettatori, uno spazio polifunzionale per mostre e conferenze, e un ampio foyer. Nella sua materialità, l'edificio è percepito come un elemento leggero: la facciata di vetro, illuminata dall'interno, procura percezioni diverse. L'austerità esteriore e la semplice composizione degli spazi interni di circolazione contrastano con l'espressività della sala principale e della sala da concerto rivestita in foglia d'oro.
Il progetto dello studio Barozzi-Veiga è frutto di un concorso internazionale di progettazione. «Il coronamento composto da un susseguirsi elementi arcuati dialoga con la silhouette del vicino castello» afferma la giuria, presieduta da Cino Zucchi, che ha apprezzato anche la grande hall, dotata di una caffetteria e di due grandi scale aperte, e diventata come una sorta di piazza coperta da vivere nei mesi più freddi. Altri spazi multifunzionali sono organizzati intorno alla concert hall, in modo da offrire nuove opportunità per eventi culturali.
«Il progetto vincitore trova una strategia formale e spaziale convincente in una città che si sforza di ottenere un futuro migliore in un'economia caratterizzata da veloci cambiamenti economici e sociali, restituisce dignità alla vita urbana e allo stesso tempo migliora l'identità storica propria della città attraverso un monumento contemporaneo».
Filarmonica a Szczecin (Polonia). Barozzi-Veiga - Alberto Veiga, Fabrizio Barozzi. Foto © Simon Menges
La giuria ha anche consegnato il Premio Architetto Emergente allo studio catalano ARQUITECTURA-G per l'opera Luz House, una casa unifamiliare nata dalla trasformazione di una struttura esistente nel comune spagnolo di Cilleros.
Jens Nymand Christensen, vicedirettore generale della Direzione generale Istruzione e cultura della Commissione europea e Xavier Trias, sindaco di Barcellona, hanno premiato i vincitori con 60.000 € (primo premio) e 20.000 € (architetto emergente). I vincitori hanno inoltre ricevuto una scultura dell'artista catalano Xavier Corberó; i finalisti e i committenti hanno ricevuto una medaglia al merito per il loro lavoro e per il coinvolgimento nella costruzione di un territorio europeo di massima qualità.
La giuria presieduta da Cino Zucchi, è composta da: Margarita Jover direttrice, aldayjover architecture and landscape, Charlottesville e Barcellona; Lene Tranberg direttrice, Lundgaard & Tranberg, Copenhague; Peter L. Wilson direttore, Bolles + Wilson, Münster. Ed inoltre il critico di architettura Li Xiangning Deputy Dean, College of Architecture & Urban Planning, Tongji University, Shanghái; il critico di architettura e rappresentante del Comitato del Premio Tony Chapman, RIBA, Londra; e Hansjörg Mölk CEO MPreis, Völs, Tirol. Due i membri senza diritto al voto: Giovanna Carnevali direttrice della Fundació Mies van der Rohe, Barcelona e Ivan Blasi, architetto e coordinatore del Premio.
Altre immagini del progetto: miesarch.com
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