Arrivano concorsi di progettazione, a procedura aperta, per realizzare scuole altamente innovative.
La novità è contenuta nella Riforma della scuola appena licenziata alla Camera e che ora passa all'esame dell'altro ramo del Parlamento. Si tratta di un provvedimento che ha lo scopo di favorire la costruzione di «scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio».
Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca - d'intesa con la Struttura di Missione per il coordinamento ed impulso nell'attuazione di interventi di riqualificazione di edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - dovrà individuare i criteri che le Regioni dovranno seguire per raccogliere le manifestazioni di interesse da parte degli enti locali che intendono costruire scuole innovative. Criteri che dovranno essere emanati entro 30 giorni dall'entrata in vigore della Riforma della scuola.
Le Regioni, nei successivi 60 giorni, dovranno selezionare da uno a cinque interventi da effettuare nel proprio territorio e dare comunicazione dell'avvenuta selezione al MIUR. Sarà poi il Ministero dell'Istruzione, con proprio decreto, e sentita la Conferenza Stato-regioni, ad indire uno specifico concorso con procedura aperta, per raccogliere proposte progettuali relative agli interventi individuati dalle Regioni.
Secondo quanto dispone il provvedimento: «I progetti sono valutati da una Commissione di esperti, cui partecipa anche la Struttura di Missione per l'edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e al rappresentante del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La Commissione, per ogni area di intervento, comunica al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il primo, il secondo e il terzo classificato ai fini del finanziamento».
Ai vincitori del concorso gli enti locali potranno poi affidare la realizzazione dei successivi gradi di progettazione attraverso una procedura negoziata senza bando.
Per la realizzazione delle scuole è utilizzata parte delle risorse stanziate dal decreto del Fare (art. 18 DL 69/2013) pari a 300 milioni di euro nel triennio 2015-2017.
di Mariagrazia Barletta
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