Sono stati approvati e firmati i decreti che rendono effettivamente attuativo l'Attestato di Prestazione Energetica (APE). Tre i provvedimenti pronti che - fanno sapere dal Ministero dello Sviluppo Economico - saranno pubblicati a breve in Gazzetta Ufficiale, per entrare in vigore il 1° ottobre 2015. I decreti sono stati firmati dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e dei Ministri Delrio, Galletti, Lorenzin, Madia e Pinotti, ad hanno già acquisito le valutazioni e le intese della Conferenza Unificata.
I decreti danno attuazione al DL 63/2013 che aveva mandato in pensione la certificazione energetica sostituendola con l'attestato di prestazione energetica (APE). Di fatto l'attestato aveva solo cambiato nome (da ACE ad APE), poiché veniva previsto che le prestazioni energetiche si continuassero a certificare così come si faceva prima dell'entrata in vigore del DL, rimandando il vero cambiamento all'emanazione dei decreti attuativi, ora in arrivo.
Uno dei provvedimenti definisce le modalità di calcolo delle prestazioni energetiche in relazione alla direttiva 31/2010 e l'altro ha il compito di adeguare le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (Decreto MSE 26 giugno 2009). Il decreto contenente le modalità di calcolo, fissa anche i requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazione.
Alle nuove modalità di calcolo e alla revisione delle linee guida, si aggiunge anche l'adeguamento dello schema di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche. Lo schema di relazione è contenuto in un terzo decreto.
Quanto al nuovo modello di APE, il MiSE specifica che «sarà valido su tutto il territorio nazionale e, insieme ad un nuovo schema di annuncio commerciale e al database nazionale dei certificati energetici (SIAPE), offrirà al cittadino, alle amministrazioni e agli operatori maggiori informazioni riguardo l'efficienza dell'edificio e degli impianti, consentendo un più facile confronto della qualità energetica di unità immobiliari differenti e orientando il mercato verso edifici con migliore qualità energetica».
«Con l'emanazione di questi provvedimenti - continuano dal MiSE - si compie un passo importante verso l'incremento degli edifici ad energia quasi zero. Infatti, a partire dal 1 gennaio 2021 i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici coprendoli in buona parte con l'uso delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1 gennaio 2019».
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