Approda in Gazzetta Ufficiale il modello semplificato e unificato per la richiesta di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), introdotta nel 2013 (Dpr 59/2013) in sostituzione di atti di comunicazione e autorizzazioni previsti dalle norme in materia ambientale.
L'AUA, in particolare, va rimpiazzare l'autorizzazione agli scarichi, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, le autorizzazioni generali alle emissioni, le comunicazioni relative all'autosmaltimento e al ricupero dei rifiuti, l'autorizzazione all'impiego in agricoltura di fanghi di depurazione.
Alle regioni, in pratica, non viene dato tempo per adeguarsi al nuovo modello. Secondo quanto riporta il decreto: «le regioni, entro il 30 giugno 2015, adeguano i contenuti del modello adottato con il presente decreto, in relazione alle normative regionali di settore».
Secondo la normativa, l'autorizzazione unica ambientale va richiesta allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP), che fa da tramite con le singole autorità competenti per il rilascio. Le imprese dovrebbero, così, interloquire con un unico soggetto e al contempo ottenere un unico provvedimento della durata di quindici anni e che va ad inglobare più autorizzazioni.
Intanto si lavora anche alle specifiche di formato e di contenuto per l'interoperabilità dei sistemi informativi per la gestione telematica della procedura. Nel rapporto sull'andamento e l'applicazione dell'Agenda per la semplificazione 2015-2017, il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione individua tra gli interventi da compiere anche un monitoraggio dell'applicazione dell'AUA, «inclusi i tempi di rilascio della stessa, per individuare le problematiche interpretative nonché le eventuali misure correttive anche attraverso: la semplificazione della disciplina dei procedimenti sostituiti dall'AUA; il coordinamento tra DPR n. 59 del 2013 e norme settoriali».
» Il Modello semplificato ed unificato per l'Autorizzazione Unica Ambientale
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