Una manovra da circa 27 miliardi. È questa la cifra generale che accompagna la Legge di Stabilità 2016 oggi varata dal Governo. In concreto, ci sono all'interno misure che riguardano il fisco, il lavoro autonomo. E, non secondario, l'azzeramento nel 2016 delle clausole di salvaguardia, in altre parole viene scongiurato l'aumento dell'IVA e delle accise, per un valore di 17 miliardi.
Il premier Matteo Renzi ha spiegato in conferenza stampa, al termine della seduta del Consiglio dei Ministri, i principali provvedimenti contenuti nella legge ed altri che saranno inseriti all'interno di disegni di legge collegati. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato in particolare la conferma dei bonus per l'edilizia. Viene mantenuto al 50 per cento il bonus per le ristrutturazioni edilizie. Confermata anche la detrazione per l'acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici. Si conferma al 65% il cosiddetto "ecobonus", la detrazione sulle spese di efficientamento energetico degli immobili.
Il pacchetto di misure conterrà anche una revisione importante del regime dei contribuenti minimi. La soglia di fatturato per i professionisti dovrebbe passare da 15mila a 30mila euro, mentre l'imposta sostitutiva dovrebbe scendere al 5 per cento.
Sempre sul fronte delle partite Iva, sarà varato uno statuto dei lavoratori autonomi. Il premier Renzi lo ha definito «un Jobs Act dei lavoratori autonomi», ossia una «misura organica che comprende fisco e nuove tutele» e, ha voluto precisare, è stato chiesto «da tutti i partiti della maggioranza».
Dal prossimo anno si riduce l'Ires e dall'anno successivo toccherà all'Irpef, ha detto Renzi. Poi c'è la dibattuta questione del limite all'uso del contante, che il Salva Italia del Governo Monti aveva portato a 1000 euro (dai precedenti 2.500 euro) e che ora la legge di Stabilità innalzerà fino a 3mila euro. Un misura definita dal premier «di semplificazione», che possiamo permetterci avendo costruito nel frattempo «un'infrastruttura di lotta all'evasione».
C'è poi un allentamento del patto di stabilità per i Comuni, che vale 670 milioni di euro. Dunque i Comuni saranno più liberi di spendere i soldi in cassa per intervenire su scuole, strade, etc.. Mentre 170 milioni saranno impegnati per l'efficientamento energetico delle case popolari.
Per approfondire: governo.it
pubblicato il: - ultimo aggiornamento: