I piani operativi POR e PON dei fondi FSE e FESR, rientranti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti in quanto equiparati alle piccole e medie imprese. A prescindere dalla forma giuridica rivestita, i professionisti sono individuati come destinatari dei fondi strutturali europei stanziati fino al 2020. È quanto prevede un emendamento al DDL di Stabilità, presentato dalle relatrici Federica Chiavaroli e Magda Zanoni ed approvato in commissione Bilancio al Senato.
Una modifica che poi è confluita nel maxiemendamento, approvato da Palazzo Madama, interamente sostitutivo del disegno di legge, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.
«Una vittoria per tutti i liberi professionisti», ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. L'emendamento, ha detto il numero uno di Confprofessioni «consentirà a tutti i professionisti, nessuno escluso, di poter accedere a risorse indispensabili per far crescere un settore economico strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese. A questo punto - aggiunge Stella - non ci sono più alibi per escludere i professionisti dai Piani operativi regionali e nazionali della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali europei».
Con l'emendamento il Parlamento ha riconosciuto quanto affermavano la Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE e il Regolamento Ue 1303/2013, che equiparavano i professionisti alle PMI. «Fatta salva la natura intellettuale dell'attività professionale - continua Stella - la proposta di Confprofessioni, condivisa da tutte le forze parlamentari, mette sullo stesso piano i liberi professionisti alle piccole e medie imprese per quanto attiene l'accesso ai fondi strutturali europei FSE e FESR.
Un passaggio obbligato per evitare atteggiamenti ambigui e non uniformi a livello regionale e cancellare qualsiasi discriminazione ai danni dei liberi professionisti».
» Il nuovo testo del DDL di Stabilità
pubblicato il: