È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ed entra in vigore 31 maggio, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che aggiorna il Conto termico, incentivando gli interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Nuove le modalità di erogazione ed estensione dell'agevolazione anche ad impianti di potenza più elevata: sono le principali novità che il provvedimento riserva. Intanto, è pari a 900 milioni annui la somma messa a disposizione, di cui 700 milioni per i privati e 200 destinati alla Pubblica Amministrazione.
Le novità
Tra le novità, l'eliminazione dell'iscrizione ai registri per pompe di calore elettriche o a gas e caldaie a biomassa di potenza termica superiore a 500 kW che d'ora in avanti potranno quindi accedere direttamente all'incentivo. È prevista, inoltre, la predisposizione di un catalogo di prodotti di mercato idonei e prequalificati per l'accesso al meccanismo ai quali sarà associata una procedura semi-automatica di riconoscimento (il catalogo è integrabile su richiesta degli operatori).
Viene aggiornato il contratto tipo predisposto dall'AEEGSI (Autorità per l'Energia elettrica, il gas e il sistema idrico) con termini di pagamento ridotti a 60 giorni dalla fine lavori rispetto ai 180 vigenti.
Vengono introdotti nuovi interventi agevolabili e innalzate le soglie di accesso per pompe di calore elettriche, a gas, caldaie a biomassa e impianti solari termici. È prevista la possibilità, per le sole pubbliche amministrazioni, di richiedere, prima della realizzazione degli interventi e al ricorrere di precise condizioni, la prenotazione degli incentivi con impegno all'erogazione delle risorse.
Accesso agli incentivi
Per l'accesso agli incentivi il soggetto responsabile inoltra domanda al GSE utilizzando la scheda-domanda, resa disponibile dallo stesso GSE tramite il Portaltermico. La domanda va presentata entro 60 giorni dalla data di conclusione dell'intervento, ovvero entro i 60 giorni successivi alla data in cui è resa disponibile la scheda-domanda sul portale del GSE.
La domanda deve indicare in modo chiaro il tipo di intervento effettuato e la spesa totale ammissibile consuntivata per la realizzazione dell'intervento e deve essere firmata dal soggetto responsabile.
Ammontare e durata dell'incentivo
Gli interventi sono incentivati in rate annuali costanti per una durata che può essere di due o cinque anni, a seconda della tipologia d'intervento ammessa a domanda. Nel caso in cui l'ammontare totale dell'incentivo sia non superiore a 5mila euro il GSE corrisponde l'incentivo in un'unica rata.
L'ammontare dell'incentivo erogato non può eccedere il 65 per cento delle spese sostenute. Nel rispetto dei valori massimi dell'incentivo previsti nel caso di più interventi eseguiti contemporaneamente, l'ammontare dell'incentivo è pari alla somma degli incentivi relativi ai singoli interventi.
Le associazioni raccontano le novità
Plaudono ai risultati della revisione del Conto termico le associazioni ANIMA, Assoclima e Assotermica.
Elenca alcune rilevanti innovazioni, Alberto Montanini, presidente di Assotermica. «Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente - dice - segnaliamo l'assegnazione dell'incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l'attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest'ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione».
«Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l'accesso all'incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l'ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l'adeguamento del livello di incentivazione e l'aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso», aggiunge Alessandro Riello, presidente di Assoclima. «Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l' accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell'incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell'energia termica prodotta».
«Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali», dichiara il presidente di ANIMA Alberto Caprari.
» Ministero dello Sviluppo Economico, decreto 16 febbraio 2016. Aggiornamento della disciplina per l'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.(GU Serie Generale n.51 del 2-3-2016)
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