L'analisi delle Corte dei Conti sulla situazione finanziaria di Inarcassa, con riferimento all'esercizio 2014, si divide tra aspetti positivi e negativi.
Cresce leggermente il numero di iscritti, che arriva a quota 167.567 unità, ma cala il rapporto tra iscritti e trattamenti pensionistici erogati che da 7,2 del 2013 scende a 6,5 nel 2014. Dunque il numero di pensionati continua a crescere molto più velocemente rispetto a quello degli iscritti. Continua a pesare anche il monte crediti, che si attesta intorno ai 798,8 milioni di euro. Il patrimonio è in crescita e vale 8,2 milioni di euro, mentre il conto economico evidenzia un avanzo di 901 milioni di euro.
Diminuisce la percentuale dei nuovi iscritti
Ci si iscrive meno alla Cassa. Nel 2014 - rileva la magistratura contabile - l'incremento degli iscritti, pari allo 0,28 per cento, è risultato inferiore all'incremento rilevato nel precedente esercizio 2013.
A calare è proprio il numero di architetti. Nel 2014 gli ingegneri hanno rappresentato in media il 32,6 per cento degli iscritti (percentuale stabile rispetto al 2013); mentre gli architetti nel 2014 hanno raggiunto quota 57,7 per cento del totale degli associati, una percentuale inferiore rispetto a quella registrata nel 2013, quando gli architetti rappresentavano il 58,4 per cento degli iscritti.
Ma le differenze tra ingegneri ed architetti vanno oltre: gli ingegneri iscritti all'albo che hanno esercitato la libera professione sono stati il 57,2 per cento, contro il 32,8 per cento degli architetti.
Diminuiscono, inoltre, i nuovi iscritti, che nel 2014 sono stati 6.403, contro i 6.445 del 2013. E se gli iscritti calano leggermente il numero di pensionati impenna: la relazione della Corte dei Conti evidenzia, infatti, un importante tasso di crescita dei pensionati, che nel 2014 raggiungono le 25.780 unità, con un incremento in valore assoluto pari a 2.700 unità rispetto al 2013.
Calano i contributi previdenziali versati
Anche i contributi versati dal totale degli associati sono in calo. Si passa da 1.088.991 migliaia euro del 2013 a 1.032.799 migliaia euro del 2014. Una diminuzione del 5,16 per cento.
«La diminuzione dei contributi soggettivi correnti, pari al 6,7 per cento - rileva la Corte dei Conti - è sostanzialmente dovuta alla deroga al pagamento del contributo minimo soggettivo, che ha determinato minori entrate contributive per quasi 30 milioni di euro, e alla contrazione dell'1,7 per cento del monte redditi degli iscritti. Tale riduzione dovrebbe essere in parte recuperata nel prossimo esercizio».
Ma, anche il totale dei contributi integrativi fa registrare un calo, pari all'11,4 per cento rispetto al 2013. Una diminuzione «determinata dalla dinamica negativa del volume d'affari (-4,1 per cento) e dall'aumento della contribuzione minima del 2013 che ha anticipato parte del pagamento che sarebbe confluito nel conguaglio 2014».
Cresce la morosità contributiva
Pesante la situazione che riguarda la morosità contributiva. Nel 2014 si è assistito ad una crescita dei crediti che passano dai 791,5 milioni del 2013 ai 798,8 milioni di euro del 2014. Secondo le analisi della magistratura contabile: «La significativa consistenza dei crediti è stata influenzata nel 2014 dalle iniziative di accertamento poste in essere dall'Associazione, incrementando il monte costituito da contributi non versati e da sanzioni comminate».
Ma, c'è anche da considerare che l'importo dei crediti al 31 dicembre di ogni anno include anche i conguagli che generalmente vengono incassati nei primissimi giorni dell'anno successivo.
Aumenta il numero di pensionati
«Nel 2014, il numero delle pensioni ha raggiunto la quota di 19.773 unità (al netto delle totalizzazioni e delle contributive), con un aumento in valore assoluto di 1.854 pensioni rispetto all'anno precedente, corrispondenti ad un onere totale pari a 464,3 milioni di euro (+14,5 per cento rispetto al 2013) ed un onere medio di 23.480 euro (+3,7 per cento rispetto al 2013)».
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