Lo studio belga Ney & Partners e gli architetti emergenti dello studio londinese William Matthews Associates sono i vincitori del concorso internazionale per la progettazione di una passerella «strutturalmente audace» tra le scogliere della Cornovaglia. Un collegamento, sospeso sull'acqua, con vista sul leggendario Castello di Tintagel.
Si tratta della competizione bandita lo scorso 18 giugno dalla English Heritage (EH) e dall'inglese Malcolm Reading Consultants (MRC), che vedeva contrapposti nell'ultima fase sei studi internazionali.
Oltre a Ney & Partners in lizza tra i finalisti c'erano Dietmar Feichtinger Architectes (Francia), Marks Barfield Architects (Regno Unito), Niall McLaughlin Architects (Regno Unito), RFR and Jean-François Blassel Architecte (Francia), e Wilkinson Eyre (Regno Unito).
Il sito prescelto è uno dei più spettacolari della Cornovaglia, inestricabilmente legato alla leggenda di Re Artù. Oggi i resti dell'insediamento del XIII secolo possono essere visti sia dalla terraferma che dal promontorio frastagliato che si proietta sul mare, ma i paesaggi divisi di Tintagel una volta erano uniti da una stretta striscia di terreno. Il nuovo ponte seguirà le tracce di questo antico attraversamento, migliorando l'esperienza di visita dei turisti. Quattro milioni di sterline il suo costo, e una campata di ben 72 metri.
Il progetto vincitore
La proposta vincitrice si distingue per eleganza, per il delicato profilo e per l'ingegnosità strutturale. A caratterizzarla, due elementi a sbalzo e un poetico spazio vuoto tra i due. «Lo stretto spazio vuoto tra le mensole rappresenta la transizione tra la terraferma e l'isola, tra presente e passato, tra ciò che è noto e ciò che è sconosciuto, tra la realtà e la leggenda; tutte cose che rendono Tintagel così speciale e affascinante», hanno spiegato i progettisti durante la loro presentazione.
I progettisti traggono ispirazione dallo studio della storia celtica e del ponte levatoio che in origine precedeva il Castello di Tintagel. Per il camminamento propongono l'utilizzo di pietra locale, ossia dell'ardesia, e per la struttura pensano ad un acciaio che si lascia segnare dalle intemperie, in modo da dare al ponte una qualità effimera che gli permette di integrarsi nel paesaggio costiero.
Al nuovo ponte, immaginato ad una quota di 28 metri al di sopra dell'attuale passaggio, è affidato il compito di trasformare l'esperienza del visitatore, migliorando la comprensione e l'accesso allo storico sito, che resta tra i più amati monumenti inglesi.
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