Scuole innovative: al via il concorso di architettura. 52 i siti coinvolti e procedura telematica

il bando on line la prossima settimana

Sarà bandito la prossima settimana il concorso per la progettazione di scuole innovative. Architetti e ingegneri potranno concorrere per ideare 52 nuove scuole sparse sul territorio italiano, da Aviano a Siracusa.

Il bando è stato presentato oggi al Ministero dell'Istruzione dal ministro Stefania Giannini, dal sottosegretario Davide Faraone e dalla coordinatrice della Struttura di Missione per l'Edilizia Scolastica di Palazzo Chigi Laura Galimberti.

Aggiornamento del 13.05.2015
Pubblicato il bando del concorso per la progettazione di 52 Scuole Innovative
52 #ScuoleInnovative. Online il bando del concorso di progettazione promosso dal MIUR

Il concorso sarà internazionale e aperto ad architetti ed ingegneri e seguirà una procedura telematica. In particolare sarà utilizzata la piattaforma "Concorrimi" realizzata dall'Ordine degli Architetti di Milano, adattata alle esigenze della competizione, diffusa su tutto il territorio italiano.

Il concorso era stato previsto dalla legge sulla Buona Scuola (legge 107 del 2015) che si era posta l'obiettivo di realizzare almeno 30 scuole all'avanguardia. Ma il numero è cresciuto, fino a prevedere 52 nuove strutture che potranno contare su uno stanziamento di 350 milioni di euro previsto dalla legge 107/2015. L'Inail acquisterà le aree oggetto degli interventi di costruzione e realizzerà le scuole, mentre il Miur pagherà i canoni di locazione per trent'anni.

La procedura del concorso di idee

La procedura era già stata definita con un apposito decreto, diffuso dal ministero lo scorso gennaio. Il concorso si svolgerà, dunque, in un'unica fase. Oltre alla progettazione di ambienti didattici innovativi, i concorrenti dovranno prestare massima attenzione alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica e all'integrazione del verde.

Potranno partecipare architetti ed ingegneri, organizzati in forma individuale o in gruppi pluridisciplinari. Sarà nominata un'apposita commissione giudicatrice, ma solo dopo il termine di presentazione delle proposte, così come previsto dalla legge.

Già fissato anche l'importo dei premi: 25mila euro al primo classificato e 10mila e 5mila euro agli autori delle proposte che si posizioneranno rispettivamente al secondo e terzo posto. Secondo quanto previsto dalla legge sulla Buona Scuola, ai vincitori del concorso gli enti locali potranno poi affidare la realizzazione dei successivi gradi di progettazione attraverso una procedura negoziata senza bando.

La tempistica 

Il bando sarà online la prossima settimana sul sito www.scuoleinnovative.it, che conterrà la mappa delle 52 aree su cui sorgeranno le nuove scuole. Per ogni area sarà possibile visualizzare una scheda tecnica della tipologia di istituto da costruire con il costo stimato delle opere. Le aree sono state individuate dalle Regioni attraverso una procedura selettiva.

Stefania Giannini: «Scuole belle e attrattive»

«Grazie a questo bando doteremo il Paese di 52 nuove scuole, all'avanguardia, sostenibili, a misura di studente» ha dichiarato il ministro Stefania Giannini.

«I progettisti - ha continuato - dovranno immaginare istituti dotati di spazi didattici innovativi, ad alta prestazione energetica, con aree verdi fruibili. Scuole belle, attrattive che favoriscano l'apprendimento e l'apertura all'esterno, che diventino punti di riferimento per il territorio. Il cambiamento culturale che abbiamo immaginato con la Buona Scuola passa anche da qui, dal ripensamento degli spazi educativi per una scuola più accogliente, da vivere sempre, anche in orario extra scolastico».

Le 52 strutture come punto di partenza. Le scuole come civic center

«La parola d'ordine è l'innovazione che, per la prima volta, viene istituzionalizzata e diffusa in tutte le regioni italiane. Oggi abbiamo parlato di 52 scuole, ma questi istituti sono degli apripista da cui partire per una riqualificazione del patrimonio scolastico che non punti solo alla messa in sicurezza degli edifici esistenti, ma che si proponga di studiare nuove soluzioni architettoniche per una didattica all'avanguardia e per realizzare scuole che siano dei veri e propri civic center, punti di riferimento nei quartieri» ha aggiunto Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l'Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Vogliamo avviare - ha continuato - una rivoluzione culturale che, al lavoro di architetti ed ingegneri, affianchi le competenze dei pedagogisti e di chi la scuola la vive tutti i giorni».

 

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