Dal 13 al 15 maggio, a Milano, si svolgeranno le fasi finali dell'Archmarathon, il concorso che seleziona 42 progetti provenienti da tutto il mondo, tra i più rilevanti del panorama dell'architettura contemporanea. La rosa dei finalisti è ormai decisa e il numero di progetti italiani in lizza è aumentato. Sono otto le architetture firmate da italiani che si contenderanno il premio finale.
Presso lo Studio 90 degli East End Studios di Milano i 42 studi presenteranno i loro progetti e concorreranno per il premio, che sarà assegnato da una giuria composta da critici dell'architettura, giornalisti e curatori, tra questi Lucy Bullivant, nota giornalista e critica d'arte londinese, e Luca Molinari, docente e curatore di mostre di architettura a livello internazionale.
Il migliore progetto di ognuna delle categorie (Arts & Culture, Education, Hotel & Leisure, Mixed Tenure Housing & Buildings, Private Housing, Religious Buildings, Transport, Urban Design & Public Spaces, Retrofitting/refurbishment e Workspaces) riceverà un riconoscimento, mentre l'Archmarathon Award Gold verrà consegnato al migliore in assoluto tra i 42 partecipanti.
Tra i grandi nomi dell'architettura: Álvaro Siza, Francisco Mangado, Heatherwick Studio, Hopkins Architects. E inoltre: lo studio vietnamita Vo Trong Nghia Architects, scelto da Alejandro Aravena per partecipare alla Biennale di Architettura 2016.
I progetti italiani che si contendono il premio
Docks di Marsiglia - 5+1 AA
Docks Marsiglia, 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo - Foto: © Luc Boegly
A concorrere c'è il progetto di recupero dei Docks di Marsiglia firmato dallo studio 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo, da poco vincitore del premio come "Best Shopping Centre" all'edizione 2016 del MIPIM di Cannes. Un intervento nato da un concorso internazionale di progettazione e inaugurato lo scorso ottobre. L'enorme edificio, lungo 365 metri e storicamente utilizzato per l'immagazzinaggio di merci, è stato oggetto di un intervento che ha trasformato le quattro corti interne in piazze aperte al pubblico e animate da funzioni commerciali e di intrattenimento.
Le creste - Area Progetti e UNA2 Architetti Associati
Centro culturale "Le Creste" a Rosignano Marittimo (Livorno) di Area Progetti e UNA2 Architetti Associati. Foto © Andrea Bosio
Nella sezione "Education buildings" si contende il premio il Centro culturale "Le Creste" a Rosignano Marittimo (Livorno) di Area Progetti e UNA2 Architetti Associati. Il progetto, una biblioteca comunale, è frutto di un concorso di idee del 2007. I progettisti realizzano un'architettura seminascosta dal verde, dove a spiccare sono solo i colorati camini di ventilazione. La struttura in legno lamellare, i muri di tamponamento in balle di paglia, lo sfruttamento di sistemi di ventilazione naturale, rendono la struttura eco-sostenibile ed eco-compatibile.
Alps Villa - Camillo Botticini
ALPS Villa, Lumezzane (Brescia) di Camillo Botticini. Foto: © Niccolò Galeazzi
Per la sezione "Private Housing" è stato selezionato il progetto Alps Villa, una villa realizzata a Lumezzane in provincia di Brescia su progetto dell'architetto Camillo Botticini. La casa sorge a 700 metri sopra il livello del mare, nei pressi del "Passo del Cavallo". Un volume è compatto, rivestito di rame ossidato e legno Accoya, immerso nel paesaggio alpino e con un grande sbalzo che lo proietta verso la valle, dove si aprono immense vetrate. Una casa a consumo quasi zero, dotata di impianto geotermico, sistemi a pompa di calore e che sfrutta l'inerzia termica grazie a murature spesse 65 centimetri e pareti ventilate rivestite di rame ondulato sul quale vibra la luce.
Borgo Merlassino - Deamicis Architetti
Borgo Merlassino, Deamicis Architetti. Foto: Luigi Bartoli, Gabriele Leo, Fondazione La Raia
Lo studio partecipa con il progetto di recupero dell'antico borgo rurale di Merlassino vicino Novi Ligure. Un intervento che ha comportato il recupero di un'eterogeneità di edifici, tra cui: una casa realizzata con terra cruda, un fienile, una stalla, una porcilaia, un pollaio, e dei magazzini. Nella realizzazione di nuovi elementi strutturali gli architetti hanno reinterpretato le tecniche costruttive tradizionali.
Eco-bar - Giuseppe Gurrieri
Eco-bar a Ragusa, Giuseppe Gurriri, foto: © Filippo Poli
Si tratta di un progetto, realizzato a Ragusa, che ha previsto la trasformazione di una vecchia biglietteria in disuso, adiacente al polisportivo, in un bar-bistrot. Un progetto che utilizza materiali low-cost per dare nuova vita al fatiscente edificio e al contempo andare a migliorare la qualità ambientale di un'area periferica ad elevata criticità.
Città del Sole - Labics
Città del Sole a Roma, Labics - Foto: © Fernando Guerra
Lo studio romano partecipa con il progetto della Città del Sole nella categoria "Mixed Tenure Housing & Buildings". Si tratta dell'intervento di rigenerazione urbana, frutto di un concorso di progettazione, realizzato dello studio Labics a Roma nel sito in cui sorgeva l'ex deposito dell'Atac, l'azienda di trasporti capitolina. Un'operazione, incentrata su un'area non lontana dalla Stazione Tiburtina dell'alta velocità e che ha portato alla realizzazione di residenze, uffici, negozi, di una biblioteca e di un ampio ed articolato spazio pubblico, fortemente integrato con l'architettura: percorsi pedonali sovrastano i basamenti di alcuni edifici, andandosi ad insinuare tra di essi.
Priceless - Park Associati
Priceless Milano - Park Associati. Foto: © Andrea Martiradonna
Concorre per la categoria "Hotel & Leisure" Priceless, una struttura temporanea installata su Palazzo Beltrami in Piazza della Scala a Milano e progettata dallo studio Park Associati, di cui sono fondatori Michele Rossi e Filippo Pagliani. Si tratta di «una sorta di teatro gastronomico ambulante, un carro di Tespi della ristorazione, dove grandi chef, a rotazione, sono invitati a esibirsi in performance di show-cooking», spiegano i progettisti.
Ex-Fornace - Pietro Carlo Pellegrini
Recupero dell'area ex Fornace a Riccione, di Pietro Carlo Pellegrini. Foto © Mario Ciampi Fotografo
Per la sezione "Retrofitting and refurbishment" tra i progetti scelti c'è il recupero dell'area ex-Fornace a Riccione, rifunzionalizzata per ospitare una scuola media attraverso il progetto firmato dall'architetto Pietro Carlo Pellegrini. L'opificio per la produzione di laterizi di inizio Novecento, dismesso dal 1970, viene riutilizzato: le vecchie destinazioni lasciano il posto a quelle nuove, sfruttando le possibilità spaziali esistenti, mantenendo le forme della vecchia fabbrica, memoria storica del luogo. L'intervento recupera e valorizza gli elementi esistenti in muratura, dall'altro lato distingue i nuovi elementi dall'esistente, ricercando una coerenza compositiva d'insieme.
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