Ai nastri di partenza "Cultura crea": il programma di incentivi gestito da Invitalia e indirizzato alla nascita e alla crescita di micro imprese, Pmi e soggetti del terzo settore, operanti nella filiera culturale e creativa. Sul piatto ci sono i fondi del PON Cultura e Sviluppo (FESR 2014/2020) per un totale di 114 milioni di euro, stanziati per sostenere le imprese culturali e creative di cinque regioni del Mezzogiorno: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Ammessa all'incentivo anche la creazione di nuove imprese capaci di introdurre innovazioni nei campi del recupero, del restauro e della diagnostica per la conservazione.
Gestito dal MiBACT, il PON dà attuazione alle scelte strategiche ed agli indirizzi definiti dall'Accordo di Partenariato (AdP) tra l'Italia e la Commissione Ue.
Diversi i vantaggi concessi. Sono previsti un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto sulle spese ammesse, che variano a seconda delle linee di intervento. Gli incentivi concessi possono coprire fino all'80 per cento delle spese totali, e salire al 90 percento in caso di premialità, riservate a giovani, donne e imprese con rating di legalità.
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Sono 3 le linee d'intervento:
1. 41,7 milioni vanno alla creazione di nuove imprese dell'industria culturale e creativa che promuovano l'innovazione, lo sviluppo tecnologico e la creatività. Possono partecipare sia persone fisiche che vogliano riunirsi in team, creando una nuova impresa, che le società costituite da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative.
2. 37,8 milioni sono destinati allo sviluppo delle imprese dell'industria culturale, turistica e manifatturiera, un sostegno, dunque, diretto alle società costituite da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative.
3. 27,4 milioni sono, invece, indirizzati al sostegno alle imprese (onlus e imprese sociali) del terzo settore attive nell'industria culturale turistica e manifatturiera.
Le nuove imprese dell'industria culturale e creativa
Quanto alla creazione di nuove imprese dell'industria culturale e creativa, in particolare, sono ammessi agli incentivi i piani di investimento (non superiori a 400mila euro) che prevedono innovazioni nei campi dell'economia della conoscenza, della conservazione, della fruizione e della gestione.
Molto vicino alle competenze degli architetti, è, ad esempio il campo dell'economia della conservazione, nel quale rientra lo sviluppo di nuovi processi in materia di restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione. Meglio ancora se le innovazioni riguardano le attività di diagnostica, di analisi delle vulnerabilità, le attività di prevenzione dei fattori di degrado e di messa a punto di soluzioni impiantistiche innovative e a basso consumo energetico.
Interessante anche il settore "economia della gestione", che riguarda lo sviluppo di strumenti e soluzioni in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali. Mentre nell'ambito "conoscenza" rientrano lo sviluppo o applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull'industria culturale.
«Modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione - acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione - del patrimonio culturale e risorse del territorio», sono, invece, alcune delle tematiche dell'ambito definito come "economia della fruizione".
Nel caso delle nuove imprese, l'incentivo si sdoppia, per comprendere un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa e un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa. Percentuale che in entrambi i casi può salire di 5 punti se i progetti sono presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
I webinar di Invitalia per spiegare i dettagli del programma
Sono previsti webinar tenuti dagli esperti di Invitalia che spiegheranno nel dettaglio le tre linee di intervento. Un primo appuntamento si terrà mercoledì 27 luglio alle 14.30; le iscrizioni sono chiuse, ma sono previste repliche. Per restare informati sulle prossime date bisogna controllare il sito di Invitalia (www.invitalia.it).
Prossima data di riferimento: 17 agosto
Entro il 17 agosto Invitalia rende disponibili in un'apposita sezione del sito internet www.invitalia.it gli schemi e le informazioni necessari alla presentazione delle domande.
Come presentare domanda: «click day» il 15 settembre
La domanda di agevolazione si presenta online attraverso il sito www.culturacreativa.beniculturali.it a partire dalle ore 12 del prossimo 15 settembre. Una data, dunque, importante per chi intende partecipare. L'accesso agli incentivi, infatti, viene gestito dall'Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l'istruttoria delle domande presentate seguirà l'ordine cronologico di arrivo.
Gli interessati devono prepararsi per tempo, in quanto bisognerà presentare un business plan (seguendo l'apposito format messo a disposizione sulla piattaforma). La valutazione dei progetti si conclude entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.
L'erogazione delle agevolazioni
Gli incentivi sono erogati sulla base di un contratto di finanziamento stipulato tra Invitalia e il beneficiario entro 60 giorni dalla data della comunicazione di ammissione. Nel caso di nuove imprese, i 60 giorni decorrono dalla data di ricezione della documentazione che dovrà essere trasmessa per comprovare l'avvenuta costituzione dell'impresa.
di Mariagrazia Barletta
- Decreti e direttive sono disponibili sul sito invitalia.it
- Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, decreto 11 maggio 2016
- MiBACT, direttiva operativa del 20 luglio 2016
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