Il ricorso ai parametri per determinare il corrispettivo da porre a base di gara sembrerebbe obbligatorio, anche se ciò contrasta con il Codice. Al posto del requisito di fatturato si può chiedere un'idonea assicurazione Rc professionale. Spazio limitato al concorso di progettazione. E, affermato con forza il principio secondo il quale i vari gradi di progettazione devono essere riuniti sotto un'unica regia. Sono alcuni dei contenuti delle linee guida per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria, ormai operative, in quanto l'ANAC le ha approvate in via definitiva.
Le linee guida rimarcano alcuni concetti essenziali già contenuti nel Codice degli appalti, ricordando che i servizi di architettura e ingegneria possono essere affidati solo attraverso le procedure previste dal nuovo Codice, che la progettazione definitiva e quella esecutiva devono essere preferibilmente svolte da un unico soggetto e che di regola l'appalto integrato (ossia l'affidamento congiunto di progettazione esecutiva ed esecuzione dell'opera) non è ammesso.
Ricorso al decreto parametri obbligatorio (?)
Per determinare il corrispettivo da porre a base di gara, secondo le linee guida, «occorre fare riferimento ai criteri fissati dal decreto del Ministero della Giustizia 17 giugno 2016», ossia il nuovo decreto Parametri.
In realtà le linee guida in questo punto lasciano probabilmente qualche frase relativa alla precedente versione del documento, scritta quando il nuovo decreto Parametri non era stato ancora emanato.
Punto 2,1 delle Linee guida definitive
Per quanto riguarda la prima operazione (determinazione del corrispettivo ndr), fino a quando, in attuazione del disposto di cui all'art. 24, comma 8, il Ministro della giustizia non avrà approvato le nuove tabelle dei corrispettivi, come previsto dallo stesso art. 216, comma 6, al fine di determinare l'importo del corrispettivo da porre a base di gara (come sarà precisato meglio oltre) per l'affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura e gli altri servizi tecnici, occorre fare riferimento ai criteri fissati dal decreto del Ministero della giustizia 17 giugno 2016.
Comunque, dall'altra parte il Codice (articolo 24 comma 8) afferma l'opposto, stabilendo che i nuovi corrispettivi messi a punto dal Ministero della Giustizia «possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti, ove motivatamente ritenuti adeguati quale criterio o base di riferimento ai fini dell'individuazione dell'importo dell'affidamento».
Concorso di progettazione sì, ma solo se l'amministrazione non può fare da sola
Se i servizi di cui l'amministrazione ha bisogno presentano «particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, paesaggistico, agronomico e forestale, storico-artistico, conservativo, nonché tecnologico» si deve ricorrere al concorso di progettazione, ma solo se il Rup accerta l'assenza di professionalità interne in grado di garantire la stessa qualità della prestazione che si raggiungerebbe ricorrendo a progettisti esterni.
Se si indice un concorso, affermano le linee guida, i «requisiti di qualificazione devono consentire l'accesso ai piccoli e medi operatori economici dell'area tecnica e ai giovani professionisti».
Se si fa ricorso a professionalità interne l'incentivo del 2 per cento non può essere riconosciuto, perché vietato dall'articolo 113 del Codice.
Chi ha redatto il progetto di fattibilità può concorrere per i successivi gradi di progettazione
È bene che la paternità dei vari livelli di progettazione sia unica. Un principio da cui ne deriva un altro: può partecipare ad una gara per la redazione di un progetto definitivo ed esecutivo anche il professionista che ha sviluppato il progetto di fattibilità tecnica e economica.
Nella gara per lo sviluppo dei successivi gradi di progettazione, però, devono essere prese le dovute cautele per non avvantaggiare il professionista autore del progetto di fattibilità. È necessario mettere a disposizione di tutti le stesse informazioni diffuse nella gara per l'affidamento del progetto di fattibilità e dare agli altri concorrenti il tempo necessario per elaborare tali informazioni.
In caso di affidamento disgiunto - e motivato - delle varie fasi di progettazione, se questo riguarda la progettazione definitiva o esecutiva, l'accettazione della progettazione svolta in precedenza avviene tramite validazione.
No alla cauzione provvisoria
Per l'accesso alle gare di progettazione o per la redazione del piano di sicurezza e coordinamento o in caso di affidamento di compiti di supporto al RUP, non è ammesso chiedere la cauzione provvisoria, ma solo una copertura assicurativa per la responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività oggetto della gara.
Consulenze di supporto ammesse solo se strumentali alla progettazione
Le attività di supporto alla progettazione sono ammesse solo se ad essa strumentali come ad esempio le indagini geologiche, geotecniche e sismiche, sondaggi, rilievi, misurazioni e picchettazioni, predisposizione di elaborati specialistici e di dettaglio. Le consulenze in tema di progettazione di opere pubbliche non sono infatti ammesse nel Codice. «Ciò discende - rimarcano le linee guida - dal principio generale in base al quale la responsabilità della progettazione deve potersi ricondurre ad un unico centro decisionale, ossia il progettista».
Al di sotto dei 100mila euro è ammessa la procedura negoziata
Gli incarichi di importo tra 40mila e 100mila euro possono essere affidati facendo ricorso alla procedura negoziata senza bando. L'invito deve essere rivolto ad almeno 5 soggetti, rispettando il criterio di rotazione, e sulla base di elenchi di professionisti o di indagini di mercato. Per l'istituzione dell'elenco e le indagini di mercato bisogna garantire un'adeguata pubblicità, per cui è obbligatorio far precedere le operazioni da un avviso pubblico.
Secondo le linee guida, inoltre, «è opportuno» che in occasione dell'avvio delle indagini di mercato e nel caso di costituzione degli elenchi, le stazioni appaltanti inviino un avviso agli ordini professionali, nazionali e territoriali interessati.
Affidamento diretto al di sotto dei 40mila euro
Per incarichi di importo inferiore a 40mila euro è consentito l'affidamento diretto. Le linee guida suggeriscono alle stazioni appaltanti di acquisire due preventivi, in modo che il Rup possa avere un parametro di raffronto e capire se i prezzi offerti in negoziazione siano congrui.
Per incarichi al di sopra dei 100mila euro, solo procedura aperta o ristretta
Gli incarichi di importo superiore a 100mila euro sono affidati solo con procedura aperta o ristretta, mentre i requisiti di partecipazione sono gli stessi indicati per gli affidamenti di importo superiore alla soglia comunitaria.
Al di sopra della soglia comunitaria la richiesta del requisito di fatturato va motivata.
Assicurazione Rc professionale al posto del fatturato
Nessuna indicazione sui requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa in relazione ai servizi di architettura e ingegneria proviene dal Codice. Su questo fronte le linee guida danno indicazioni importanti, provvedendo ad individuare i requisiti dei partecipanti alle gare per architetti e ingegneria. Tra i requisiti previsti dal Codice per l'accesso a una gara per l'affidamento di servizi di architettura e ingegneria, vi è il fatturato minimo annuo. In particolare, affermano le linee guida, l'impiego dello sbarramento tramite fatturato minimo annuo va motivato.
Tra gli altri requisiti individuati, vi è il fatturato globale, che - affermano le linee guida - fa riferimento ai migliori tre esercizi degli ultimi 5 anni, per una somma massima pari al doppio dell'importo a base di gara. Ma, le stazioni appaltanti, in alternativa possono chiedere un «livello adeguato di copertura assicurativa contro i rischi professionali per un importo percentuale fissato in relazione al costo di costruzione dell'opera da progettare».
Gli altri requisiti da poter chiedere ai concorrenti sono: «l'avvenuto espletamento, negli ultimi dieci anni, di servizi analoghi, relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare; l'avvenuto svolgimento negli ultimi dieci anni di due servizi cosiddetti di punta; il numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi tre anni per gli operatori in forma societaria e il numero di unità minime di tecnici per i professionisti singoli o associati».
ANAC - Linee guida attuative del nuovo Codice degli Appalti
Indirizzi generali sull'affidamento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria
Approvate dal Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione con Delibera n. 973, del 14 settembre 2016
Mariagrazia Barletta
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