Chiese romaniche e del Seicento, ma anche castelli, ville di pregio e un'antica abbazia. Sono in tutto tredici i beni immobili del demanio culturale dello Stato che la Direzione Generale Musei del Ministero dei Beni Culturali intende affidare in gestione ad associazioni e fondazioni senza fini di lucro. E per farlo lancia un bando, la cui scadenza è fissata al 16 gennaio 2017 (ore 12).
L'obiettivo è far sì che i privati possano realizzare un progetto di gestione del bene per renderlo fruibile al pubblico, garantendone la conservazione e la valorizzazione. Servono, dunque progetti di restauro. Ecco perché con l'apertura della call entrano in gioco anche gli architetti.
I beni messi a disposizione richiedono, dunque, interventi di restauro e sono tutti immobili per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone. Tra questi: la Chiesa di San Pietro ad Oratorium a Capestrano (L'Aquila), fondata nell'VIII secolo dal re longobardo Desiderio e ricostruita nel XII secolo in stile romanico; l'abbazia medievale di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano (Asti). Ed ancora: il Castello di Moncalieri (Torino), l'abbazia di Soffena a Castelfranco di Sopra (Arezzo), l'eremo di San Leonardo al Lago a Monteriggioni (Siena).
Certosa di Trisulti a Collepardo (Frosinone)
In sede di offerta, dunque, i privati che intendono partecipare, dovranno affidarsi a professionisti. Il bando richiede, infatti, la presentazione di un progetto di restauro e di conservazione programmata, che vada ad individuare gli interventi necessari per assicurare la conservazione dell'immobile. Bisognerà prevedere le spese necessarie per la conservazione e il restauro e realizzare un crono-programma degli interventi da mettere in atto, individuando anche le fonti di finanziamento disponibili. Servirà, inoltre, un progetto di valorizzazione dei beni, immaginando anche di creare sinergie con luoghi della cultura che si trovano nei paraggi.
Castello Bufalini a San Giustino (Perugia)
La durata della concessione (rinnovabile) può variare da sei a dieci anni, sarà il privato a proporre una gestione più o meno prolungata. In casi eccezionali, ossia se il concessionario si obbliga a eseguire grossi interventi di restauro, ripristino o ristrutturazione, allora la durata della gestione potrà arrivare fino a diciannove anni.
Sarà una commissione ministeriale a valutare gli elementi dell'offerta, quali il progetto di restauro, valorizzazione e di fruizione pubblica, il prezzo proposto per il biglietto di ingresso al bene e la sostenibilità del piano economico-finanziario.
Elenco completo dei beni
- Capestrano (AQ) - Chiesa di San Pietro ad Oratorium
- Bologna - Chiesa di San Barbaziano
- Canossa (RE) - Castello di Canossa e Museo nazionale "Naborre Campanini"
- Bassano Romano (VT) - Villa Giustiniani
- Collepardo (FR) - Certosa di Trisulti
- Albugnano (AT) - Abbazia di Santa Maria di Vezzolano
- Moncalieri (TO) - Castello
- Castelfranco di Sopra - Piandiscò (AR) - Abbazia di Soffena
- Monteriggioni (SI) - Eremo di San Leonardo al Lago
- Vignano (SI) - Villa Brandi
- Perugia - Villa del Colle del Cardinale
- San Giustino (PG) - Castello Bufalini
- Dolcé (VR) - località Volargne - Villa del Bene
+ info e documentazione: musei.beniculturali.it
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