arch out loud annuncia i vincitori del concorso internazionale di idee Borders: DMZ Underground Bathhouse con il quale si sfidava i designer di tutto il mondo a esplorare la possibilità di creare un bagno pubblico sotterraneo all'interno della zona demilitarizzata coreana in risposta alle condizioni geopolitiche circostanti.
Sono state 300 le proposte presentate da oltre 900 partecipanti provenienti da tutto il mondo che sono intervenuti su una zona molto sensibile con una varietà di approcci poetici e sublimi. La narrazione è un tratto comune a tutti i progetti che cercano di allentare le tensioni esistenti attraverso la costruzione di un bagno pubblico.
La vittoria è andata al progetto Crossing Parallalel(s), firmato da STUDIO M.R.D.O & Studio LaM.
1° posto: Crossing Parallel(s)
Participants: Jinhyun Jun, Minkyung Song, Kangil Ji | Office: STUDIO M.R.D.O. & Studio LaM
Il bagno pubblico è un metaforico teatro. I visitatori lo attraversano camminando lungo il 38° parallelo, si avvicinano ad uno stesso punto sulla linea muovendosi in direzioni diverse ed entrano nel teatro. Dopo aver oltrepassato il checkpoint e lo spogliatoio, si incontrano di nuovo, ma a distanza.
La rampa a doppia elica rappresenta contemporaneamente il palco e lo spazio destinato al pubblico. Mentre discende la rampa, il visitatore vive una serie di esperienze emozionali e fisiche, mentre le linee che non si possono incrociare sembrano incrociarsi grazie alle proiezioni. Qui il visitatore diventa un attore e uno spettatore allo stesso tempo. Mentre osserva percepisce i sentimenti degli altri passando attraverso strati di tensione e relazione. Si tratta di un processo di accumulazione di emozioni differenti, a tratti contrastanti.
Una volta raggiunga la piscina comune, tutte le emozioni provate prima si disciolgono nell'acqua. I detriti dei sentimenti portati dagli attori/spettatori compongono la piscina delle sensazioni. A questo punto viene messo in scena uno spettacolo senza drammaturgo, animato dalle conversazioni spontanee dei visitatori e allietato dal suono delle onde della piscina emozionale.
RUNNER-UP
Cross
Participants: Xiaoyu Wang, Yutian Wang
Il progetto ha l'obiettivo di indagare le funzioni di frontiera come elementi chiave che abbracciano due territori contraddistinti in un'unica entità piuttosto che in due separate. Introducendo una linea ondulata che danza drammaticamente tra i due paesi, una parete sotterranea in continuo movimento ondulatorio collega una serie di piscine aperte e condivise dalla collettività a stanze chiuse individuali con una forma rotonda e una geometria ereditata dal meccanismo tradizionale della tipologia Jimjilbang del bagno coreano.
La parete ondulata organizza il sistema superficie/sotterraneo programmaticamente, spazialmente e strutturalmente. Lo spazio permeabile fonde il confine tra separazioni geopolitiche e suggerisce un continuo movimento dentro-fuori e fuori-dentro. In questo ambiente non gerarchico, la posizione del bagno stesso come attrazione sociale tende a unire la gente in un intero.
Primitive Field
Participants: Yeonmoon Kim, Choonghyo Lee | School: Harvard University Graduate School of Design
Nord e Sud. Comunismo e Democrazia. Socialismo e Capitalismo. La Corea è sempre esistita in relazione a caratteristiche opposte, fino alla divisione. Il progetto si concentra sulla condizione attuale della Corea stessa. In superficie, la materializzazione fisica della "Linea di demarcazione" del muro simboleggia la realtà della divisione coreana. Sotto terra, invece, si entra nel confine stesso e l'architettura, piuttosto smaterializza la sua presenza fisica per rinforzare l'attività sociale del bagno pubblico all'interno della condizione di campo primitivo.
This Lofty Sky
Participants: Vuk Filipic, Anna Murynka
Nella terra di confine della zona demilitarizzata coreana, la tensione è macata dalla pace: uno stato contraddittorio dell'esistenza, dove un'estrema concentrazione di poteri militare rinforza un senso di profonda staticità.
Il progetto mantiene questo sentimento contraddittorio e sfida la richiesta di eliminare i confini. Piuttosto che sfruttare l'opportunità di uno spazio sociale comune, i progettisti puntano su un ambiente di isolamento personale simultaneo.
I bagni emergono dagli spogliatoi privati ed entrano in una vasca di vetro sospesa. Alla base della grande cupola sotterranea la vasca si immerge in un piscina di ghiaccio. In un attimo il visitatore rimane paralizzato dal freddo e con lo sguardo verso l'alto.
Sebbene gli ospiti si possano guardare l'uno con l'altro non hanno l'opportunità di interagire direttamente, di parlarsi o di toccarsi.
Hypotenuse Thermae
Participants: Zhe Peng | School: Tsinghua University
Il progetto si riferisce alla tipologia delle terme romane ereditandone elementi come l'apodyterium, il calidarium, il tepidarium, il foro, la libreria.
Tutte le funzioni possono essere divise in due categorie: quella pubblica, che comprende diversi tipi di bagni, l'arena, la piazza e così via; quella privata, come le camere da letto e i bagni.
Sul primo piano interrato è aperta una stoa. I visitatori hanno bisogno di rampe per scendere al livello inferiore e prendere l'ascensore per entrare nei bagni. L'atrio chiuso nella stoa è un giardino arcadico pieno di piante. Come il tetto dei bagni sotterranei, il giardino non permette alla luce di filtrare, ma ci sono solo alcuni fori per rilasciare il vapore sprigionato dal sotterraneo.
Ai due piani inferiori sono distribuite le camere da letto per un totale di 300. La luce arriva dall'alto nell'atrio sotterraneo. Il tempo può essere controllato così che sia facile capire come cambiano la notte e il giorno.
Le terme hanno 5 piani interrati per un'area di 60000 metri quadri e uno spazio a sufficienza per 600 ospiti.
Water Whirl
Participants: Philip Vandermey, Jessie Andjelic, David Vera | Office: SPECTACLE: Bureau for Architecture and Urbanism
Per maggiori informazioni visitare www.archoutloud.com
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